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Cronaca Tirrenia

Ciclopista del Trammino, Fiab Pisa: "Critiche infondate contro il prolungamento fino a Tirrenia"

L'associazione risponde così alle critiche sollevate da altre organizzazioni del territorio: "Il nuovo collegamento difende l'ambiente"

La sezione pisana della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta-Onlus non ha dubbi: il progetto comunale di prolungare la Ciclopista del Trammino da Marina di Pisa fino a Tirrenia è un'ottima notizia e un valido programma per incrementare la mobilità sui pedali. "Da più di dieci anni - commenta l'associazione - lavoriamo per una pista ciclabile che colleghi Pisa a Marina e Tirrenia, e finalmente i risultati cominciano a vedersi: è notizia di questi giorni che è in dirittura d'arrivo anche il tratto che va dalla stazione di Marina fino alla Bigattiera e al Bagno Lido. Il nuovo tratto correrà sulla massicciata del trammino attraverso la macchia, e rappresenterà quindi non solo un collegamento molto utile, ma anche un modo per godere di un'area naturale di pregio".

Fiab Pisa risponde anche alle prese di posizioni di diverse associazioni del territorio, arrivate nei giorni scorsi, che non hanno accolto con favore la decisione di Palazzo Gambacorti: "Alcune associazioni ambientaliste hanno contestato la scelta di questo percorso perché attraversa un'area protetta Natura 2000. Noi riteniamo infondate le critiche: la ciclabile viene realizzata con un intervento minimo, dato che il fondo stradale è già sostanzialmente pronto (la massicciata ferroviaria) e svolge una funzione di protezione contro gli incendi (che sono il vero pericolo per la macchia litoranea). Di conseguenza Fiab Pisa sostiene convintamente il tracciato scelto dall'amministrazione".

 "Il tracciato individuato è il più lineare - conclude Fiab Pisa - è immediatamente disponibile, e permette di realizzare un'infrastruttura con alti standard qualitativi, al pari del pezzo che arriva a Marina. Per difendere l'ambiente in una zona fortemente antropizzata come Marina di Pisa e Tirrenia bisogna dotarsi di infrastrutture che facciano decollare la mobilità ciclistica, vero antidoto all'abuso dell'auto privata. Ricordiamo che proprio la fame di parcheggi ha provocato sul litorale un devastante consumo di suolo che arriva a insidiare perfino le dune".

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