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Cronaca

Fidejussioni Bulgarella, il Comune: "Trattato come tutti, se non paga pignoramento"

L'amministrazione di Palazzo Gambacorti conferma la scadenza dei termini per presentare nuove garanzie finanziarie al posto delle fidejussioni non valide. Prosegue inoltre l'azione per il recupero del credito per le imposte non pagate

"Il Comune usa nei confronti di tutti gli imprenditori e i cittadini le stesse regole. Così nel caso che riguarda il Gruppo Bulgarella sia per quanto riguarda la richiesta di sostituzione delle fidejussioni non più valide sia per il recupero del credito tributario". Sono le rassicurazioni che arrivano da Palazzo Gambacorti dopo l'intervento del gruppo consiliare Una città in comune-Prc che aveva sottolineato la scadenza dei termini previsti affinchè l'imprenditore presentasse nuove garanzie finanziarie.

"Per quanto riguarda le fidejussioni non più valide, che riguardano i Frati Bigi e la piazza del Terzo Millennio - confermano dal Comune - il Gruppo Bulgarella non le ha rimpiazzate entro i termini previsti che scadevano il 5 dicembre. Ricordiamo che le fidejussioni sono una garanzia nei confronti delle opere di urbanizzazione (strade, luci, marciapiedi) che i costrutturi devono realizzare".

"Il Comune agisce nei confronti di tutti, imprenditori e cittadini, in maniera uguale secondo quanto prescrive la legge - spiega l’amministrazione comunale - in questo caso, come previsto, il Comune verificherà lo stato delle opere di urbanizzazione relative alle polizze fidejussorie non più valide e non rimpiazzate. Se le opere sono completate, l’imprenditore dovrà comunque accendere una polizza fidejussoria, del valore pari al 20% della precedente, a garanzia della bontà delle opere realizzate. In caso contrario, cioè se le opere non sono realizzate, la concessione qualora scaduta non verrà più rinnovata fino a quando non saranno presentate nuove e valide fidejussioni. Per quanto riguarda i tributi che il Gruppo Bulgarella deve ancora versare al Comune - aggiunge l'amministrazione - prosegue da parte della Sepi l’azione per il recupero del credito: l’imprenditore ha tempo fino al 22 dicembre per versare il dovuto o per decidere un piano di rientro rateizzato. Altrimenti la Sepi continuerà con quanto previsto in questi casi (pignoramento crediti presso terzi, pignoramento conti correnti, procedure esecutive immobiliari)".

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