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Cronaca

Lotta agli sprechi alimentari: un patto tra Caritas e Coldiretti in aiuto a 275 famiglie

Agricoltori ed ente assistenziale hanno firmato sabato un 'patto anti-spreco' per destinare l'invenduto in eccedenza del mercato alla Caritas, aiutando così le famiglie povere che si rivolgono alla Cittadella della Solidarietà

Un 'patto anti-spreco'. E' quello che è stato firmato tra Caritas Diocesana di Pisa e Coldiretti Pisa che lavoreranno fianco a fianco per ridurre, recuperare ed assicurare che il cibo in eccedenza, non più commercializzabile ma ancora integro, prodotto e venduto dalle imprese agricole di Campagna Amica, finisca direttamente nel circuito di ridistribuzione della Cittadella della Solidarietà della Caritas.

Al progetto sono state invitate a partecipare le aziende agricole che aderiscono a Campagna Amica, che vogliono e possono donare o vendere a prezzi calmierati i dieci prodotti essenziali del paniere come per esempio pasta, farina, olio, biscotti, latte, pelati, legumi. "Tutto quello che il padre eterno ci offre - ha ricordato l’Arcivescovo della Caritas Diocesana, Giovanni Paolo Benotto - non deve andare perso o sperperato. La firma è semplicemente un tratto di penna ma il significato che esprimiamo è profondo e forte".

Il sostegno e l’aiuto al prossimo è da sempre nel Dna di Coldiretti. "La lotta agli sprechi - spiega Fabrizio Filippi, presidente provinciale di Coldiretti - il tema della redistribuzione del cibo al centro dell’Expo, sono alcune delle più importanti sfide che abbiamo di fronte per rendere equo e più giusta la nostra. Chi spreca non ha il rispetto per il prossimo e chi vive di agricoltura, come noi, sa bene quando sia importante. Siamo orgogliosi e felici di poter essere ancora una volta coinvolti in un progetto che mette al centro le imprese agricole e che ci vede protagonisti".

Per il Direttore della Caritas Diocesana, Don Emanuele Morelli "quest''accordo coglie una duplice esigenza: da un lato è una risposta concreta e tangibile nei confronti delle centinaia di pisani duramente provati dalla crisi e che bussano alle porte dei nostri servizi, in particolare a quello della Cittadella della Solidarietà che nel suo primo anno di attività ha offerto sostegno alimentare a oltre settecento persone. Ma da quest'intesa arriva anche un importante segnale educativo rivolto a tutta la nostra comunità: lo spreco, soprattutto dei generi alimentari, è un peccato che contrastato attraverso mettendo al centro stili di vita e scelte, personali e aziendali, improntate a sobrietà, recupero e solidarietà".

L'INDAGINE. Durante la firma del patto è stata anche presentata un'indagine realizzata da Coldiretti. Secondo questo dossier ogni cittadino butta ogni anno nella spazzatura 76 chili di prodotti alimentari. Chilo più, chilo meno. A Pisa la principale motivazione che sta portando i cittadini a cercare di limitare gli sprechi si chiama crisi. Sei pisani su 10 hanno infatti diminuito o addirittura eliminato gli sprechi domestici nel 2014, ma resta ancora una fetta importante della popolazione che continua a fare spese superiori alle reali necessità quotidiane e a far andare a male ortaggi e frutta magari rimasti in frigo per giorni.

Secondo l’indagine di Coldiretti tra chi ha tagliato gli sprechi nell’ultimo anno, il 75% fa la spesa in modo più oculato, il 56%utilizzando gli avanzi nel pasto successivo, il 37% riducendo le quantità acquistate, il 34% guardando con più attenzione la data di scadenza e l’11% donando in beneficenza. La tendenza a ridurre gli sprechi cresce anche fuori dalle mura domestiche con un italiano su tre (33%) che quando esce dal ristorante non ha problemi a portarsi a casa gli avanzi con la cosiddetta 'doggy bag' anche se tra questi, solo il 10% lo fa regolarmente, mentre il 23% solo qualche volta. Altro dato 'curisoso': il 24% quando va a mangiare fuori lascia sulla tavola gli avanzi semplicemente perché si vergogna di chiederli.

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