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Cronaca

Fossabanda, Sinistra Per: "Fondi Dsu variati, non sarà più residenza studentesca"

Il sindacato studentesco denuncia il naufragio della trattativa fra Ardsu e Comune di Pisa: "Ritardi vergognosi, grande responsabilità dell'amministrazione"

Il sindacato studentesco Sinistra Per... torna sulla questione alloggi per gli studenti borsisti e lo fa annunciatndo che "lo scorso 21 dicembre 2017 il Consiglio di Amministrazione dell'Ardsu ha modificato la destinazione dei finanziamenti per Fossabanda ad altro uso", non quindi più a residenza studentesca, dopo anni in cui è stata in piedi una trattativa con il Comune di Pisa proprio per questa finalità.

Il Dsu di Pisa "è in netto ritardo nell’assegnazione degli alloggi agli idonei beneficiari, con tempi di oltre un anno per gli studenti posizionati agli ultimi posti in graduatoria". Ricostruisce quindi Sinistra Per... che "per trovare una soluzione a questo problema l'Ardsu ha disposto per diversi anni a bilancio dei finanziamenti per la costruzione o il recupero di diverse strutture presenti sul territorio pisano: la residenza Paradisa, la residenza San Cataldo e infine l'ex convento di Santa Croce in Fossabanda". Su quest'ultima c'era da tempo il pressing del sindacato, fino "a far intavolare la trattativa tra Comune di Pisa e Ardsu, resasi disponibile sin dal 16 aprile 2014, dopo la decisione del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda. La trattativa è andata avanti per anni, con un'amministrazione comunale che non ha fatto altro che rallentare i tempi e sabotarla. In diverse Conferenze Università e Territorio (CUT) ed innumerevoli question time in Consiglio comunale, avvenuti a seguito dell'alluvione che nel 2015 ha segnato innumerevoli danni all'edificio che versava in stato di abbandono, l'Amministrazione del Comune di Pisa ha sempre dichiarato la mancanza di documenti necessari per concludere la trattativa".

Ecco quindi l'epilogo dei fondi che cambiano destinazione: "Riteniamo che questo sia stato un grosso e grave passo indietro dell'Azienda per il Diritto allo Studio Universitario, che ancora una volta non è riuscita a trovare una soluzione reale all'emergenza dei posti alloggio. Tuttavia riteniamo l'amministrazione del Comune di Pisa come parte maggiormente responsabile del naufragare della trattativa. Pensiamo che in una città come quella di Pisa, nella quale attualmente ci sono circa 2.500 studenti borsisti idonei di posti alloggio, al fronte di 1.512 posti letto, ostacolare e bloccare tali trattative non garantendo il diritto allo studio di questi studenti e studentesse sia inammissibile, soprattutto con un'amministrazione che si vanta di favorire la costruzione di studentati (vedi ex caserma Artale)".

"Chiediamo - conclude Sinistra Per... - una soluzione a tutto ciò e chiediamo che l'amministrazione del Comune di Pisa chiarisca la sua posizione e renda tutti gli studenti e le studentesse di Pisa consapevoli dei motivi reali del mancato accordo, pur denunciando l'inaccettabilità dei vergognosi ritardi nelle tempistiche e le pretese di pagamento da parte del Dsu dei danni causati durante l'abbandono dell'immobile da parte del Comune di Pisa".

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