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Cronaca

Acqua: quasi 7mila ogni giorno 'in pellegrinaggio' ai fontanelli

Nel 2012 un 'fiume' di acqua buona dai fontanelli di Acque SpA: 22 milioni di litri e quasi 5 milioni di euro risparmiati per i cittadini. Nel 2012 il gestore ha aperto undici nuovi impianti

Ventunomilaseicentottantaquattro metri cubi; praticamente quasi 22 milioni di litri equivalenti alla portata media dell’Arno per oltre 3 minuti. Questa è la quantità d’Acqua ad Alta Qualità che i 28 fontanelli di Acque SpA, il gestore idrico del Basso Valdarno, hanno erogato gratuitamente nel 2012. Il potenziale risparmio economico per le tasche dei cittadini se avessero acquistato acqua minerale in bottiglia dal costo medio di 0,22 euro è stato di quasi 5 milioni di euro (4,77 per la precisione). Rispetto al 2011 si è registrato un aumento del 60% dell’acqua erogata (che nello scorso anno fu 13.568 mc), dovuto prevalentemente all’apertura di ben 11 nuovi impianti (tra i quali San Romano, La Rosa e Peccioli) durante lo scorso anno. L’erogazione media giornaliera di acqua ad alta qualità nel Basso Valdarno è stata di oltre 59 mc;  6.600 sono i cittadini che ogni giorno si recano presso i fontanelli. Gli impianti che hanno ottenuto più 'successo' in provincia di Pisa sono stati quelli di San Giuliano Terme (1.803mc), San Romano di Montopoli (1.282) e Molino d’Egola a San Miniato (977).

Il progetto Acqua ad Alta Qualità, voluto fortemente dall’ex Autorità d’Ambito n°2 (ora AIT), dai comuni del territorio gestito e da Acque SpA, prevede la realizzazione di punti di approvvigionamento gratuito di acqua da bere 'immediatamente buona'; i fontanelli, appunto. L’acque erogata è quella normalmente distribuita dall’acquedotto però trattata attraverso un impianto che riduce i composti del cloro e che, in sostituzione, sterilizza l’acqua con raggi ultra violetti assicurando al contempo bontà e sicurezza assoluta. Gli obiettivi di Acqua ad Alta Qualità sono molteplici: avvicinare la popolazione al consumo domestico dell’acqua di rete, concorrere alla riduzione di rifiuti, offrire opportunità di risparmio economico per le famiglie, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica e contrastarne dunque anche lo spreco.

Allo stesso modo, anche il consumo dell’acqua di rubinetto, al pari di quella del fontanello, è a tutti gli effetti una buona pratica perché è una risorsa a disposizione di tutti, pubblica, a chilometri zero perché viene dal territorio in cui viviamo. È buona, controllata e garantita dagli oltre 20mila campionamenti e dalle analisi effettuate direttamente dal Gestore e dagli organismi di controllo. Anche per quanto riguarda il sapore, come ormai noto, basta lasciare l’acqua a riposare in una caraffa o in un contenitore per qualche decina di minuto, affinché il 'sapore' di cloro scompaia quasi del tutto.

Gli impianti realizzati nel corso del 2012 appartengono alla seconda generazione di fontanelli, interamente progettati, realizzati e posti in opera dalle maestranze del Gruppo Acque, che ha così deciso di puntare sul bagaglio di conoscenze e capacità dei propri addetti. Pur conservando l’aspetto di una piccola casa dell’acqua e senza modificare la tecnologia alla base dei precedenti, i nuovi impianti hanno perfezionato gli aspetti di funzionalità, migliorandone le performance (minor spreco d’acqua, manutenzione più semplice, riduzione dei guasti, telecontrollo etc.) arrivando ad utilizzare, coerentemente, materiali ecologici e di riciclo. Acque SpA è impegnata affinché nei prossimi anni venga realizzato un fontanello in ogni comune del territorio gestito, in modo da arrivare ad una rete sempre più capillare in tutto il Basso Valdarno.

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