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Forza Nuova in merito alla bandiera arcobaleno su Ponte di Mezzo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il 28 giugno il pennone del Ponte di Mezzo ha visto sventolare una bandiera considerata dall'amministrazione un segno di una battaglia sacrosanta, urgente,
rappresentativa di tutti i cittadini. No,non si tratta della battaglia contro la disoccupazione...nemmeno della battaglia contro la finanza che opprime gli Stati ed i Popoli europei; secondo l'amministrazione comunale questa battaglia sarebbe quella per i "diritti degli omosessuali".

Di fronte a tale iniziativa si rendono necessarie alcune considerazioni:
1) la totale estraneità dell'amministrazione nei confronti dei veri problemi di Pisa e dei Pisani.
2) la soggezione verso associazioni, rappresentanti una strettissima minoranza della popolazione, che si arrogano esibizionisticamente il diritto di imporre le loro egoistiche priorità a scapito della collettività.
3) l'avanzamento inesorabile della c.d. "ideologia gender", un  totalitarismo omosessualista che pretende di presentare i capricci degli omosessuali come bisogni fondamentali, primari ed addirittura urgenti della società, avanzando ora col vittimismo più bieco (si vedano i falsi casi di "omofobia" smascherati sulla rete) ora con la forza ad opera di quella che assomiglia sempre più ad una "psicopolizia" di orwelliana memoria; a tale riguardo basti ricordare gli arresti dei partecipanti alla Manif Pour Tous,"rei" di indossare una maglietta raffigurante,(sacrilegio!), una famiglia naturale, ovvero la Famiglia così come definita e tutelata dalla Costituzione,capace di essere cellula della società e di garantire la continuità della comunità nazionale (questo è infatti il significato del termine "Naturale",niente a che fare con bonobi, licaoni e bertucce,sempre presi a modello dagli aspiranti "omogenitori" che confondono "naturale" con "naturalistico" o direttamente con "animale").

Per non parlare di tutti gli elementi che rendono una "legge anti-omofobia" un mostro giuridico, quali il suo essere basata su elementi emozionali, l'introduzione del reato d'opinione in barba ad un certo articolo 21 della costituzione, la sproporzionata discrezionalità nell'applicazione per non parlare della sua funzione "moralizzatrice"(anche se di una morale totalmente capovolta) in netto contrasto con la dottrina penalistica moderna.

Infine è curioso notare la concomitanza di questa unilaterale iniziativa con le dichiarazioni filo-omosessualiste di Silvio Berlusconi; si vede che il sindaco e l'amministrazione comunale targata Pd, dopo essere saltati in massa sul carro poco rosso e molto democristiano di Renzi, abbiano deciso ora di passare direttamente dalla copia all'originale.

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