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Cronaca

Se il Sant'Anna vincerà un bando ministeriale Fossabanda sarà venduta

Il Consiglio comunale di Pisa ha votato martedì 10 maggio un'estensione del comodato d'uso gratuito del bene (con oltre 3 milioni di lavori da fare) e l'approvazione della cessione

La lunga vicenda dell'ex Convento di Santa Croce in Fossabanda sembra avere una conclusione: il prestigioso immobile del Comune di Pisa diventerà una residenza studentesca funzionale alla Scuola Superiore Sant'Anna, che potrebbe diventarne proprietaria. Ciò avverrà se l'ateneo di eccellenza sarà destinatario di fondi ritenuti "congrui" derivanti da un bando del Ministero dell'Università e della Ricerca. E anche se i lavori necessari a rendere il palazzo effettivamente capace di ospitare i 70 allievi previsti riceveranno poi il via libera della Soprintendenza ai Beni Culturali.

E' questo il quadro che emerge da quanto votato nello scorso Consiglio comunale di Pisa del 10 maggio. La proposta di 'Autorizzazione alla concessione di comodato d'uso gratuito per 28 anni e autorizzazione alla vendita' di Fossabanda è passata con i 17 voti favorevoli della maggioranza (FI, FdI e Lega), contrari in 7 (Pd, Diritti in Comune e Patto Civico).

Il destino dell'immobile sembra essersi deciso nell'ultimo anno. E' di maggio 2021 l'annuncio del sindaco Michele Conti dell'intenzione di assegnare il bene gratuitamente al Sant'Anna per 20 anni, al fine che fosse "recuperato alla funzione di collegio universitario, contribuendo ad ampliare l'offerta di accoglienza per gli studenti in un istituto di eccellenza e garantendo il mantenimento dell'attuale conformazione dell'immobile". Sempre il primo cittadino sintetizzava che "la formula che prevede l'utilizzo gratuito dell'immobile per venti anni, al termine dei quali dovrà essere riconsegnato al Comune di Pisa, è fondata e motivata, oltre che dalla destinazione a finalità di interesse pubblico, dall'accollo di tutti gli oneri di ristrutturazione e mantenimento da parte della Scuola Sant'Anna".

L'accordo viene poi formalizzato ed annunciato il 19 novembre, con la rettrice Sant'Anna Sabina Nuti che alla presentazione ha parlato di un "investimento di circa 2,2 milioni di euro. I lavori ci auguriamo possano terminare in tempo per accogliere gli studenti per l'inizio dell'anno accademico 2023-2024", aggiungendo come l'immobile "rimarrà ovviamente un luogo aperto e fruibile dalla città, come tutte le nostre strutture".

La pubblicazione del Decreto Ministeriale 1257 del 30 novembre 2021, da quanto si legge nella proposta approvata in Consiglio comunale, incide sulla nuova strada attuale che apre alla vendita. Il provvedimento reca infatti 'Procedure e modalità per la presentazione dei progetti e per l'erogazione dei finanziamenti relativi agli interventi per strutture residenziali universitarie'. La prima richiesta dell'assegnatario gratuito Sant'Anna successiva all'emissione del bando è quella di comprare.

In un documento protocollato il 31 gennaio 2022 "è stata chiesta - si legge nella proposta approvata in Consiglio - la disponibilità del Comune di Pisa in primo luogo a vendere l'immobile de quo alla Scuola Universitaria Superiore S. Anna di Pisa ed in secondo luogo, in caso tale opzione non fosse praticabile o di interesse è stato chiesto di prevedere la modifica della durata del contratto di comodato gratuito da 20 (venti) a 28 (ventotto anni)". In una successiva nota protocollata il 5 aprile 2022 la Scuola "ha precisato una nuova richiesta avente ad oggetto il prolungamento dei termini di durata del contratto di comodato per ulteriori 8 (otto) anni, confermando contestualmente la volontà di acquistare l'immobile de quo, a condizione per quest'ultima operazione della concessione da parte del Ministero dell'Università e della Ricerca di un finanziamento ritenuto congruo dal Consiglio di Amministrazione della Scuola in una seduta successiva agli esiti del bando adottato con Decreto Ministeriale n. 1257 del 30 novembre 2021, previa acquisizione del parere di congruità da parte dell'Agenzia del Demanio". 

L'estensione di 8 anni del comodato gratuito ha due motivi. Il primo è legato ad un "incremento della spesa dei lavori da realizzare, pari ad € 3.320.000 al netto di iva come risulta dal prospetto riassuntivo dei costi di costruzione allegato alla nota prot. n. 0036635 del 5 aprile 2022". Il secondo è legato alla partecipazione al bando ministeriale, in quanto esso è riservato a chi possa dimostrare "godimento e destinazione d'uso" dell'immobile per cui si fa domanda per almeno "venticinque (25) anni successivi l'intervento". Senza questo provvedimento di allungamento dei tempi quindi il Sant'Anna non potrebbe aderire al bando, azione che dovrà avvenire entro il 17 maggio 2022.

Infine, la vendita. Il documento promosso dall'amministrazione pisana e votato in Consiglio fissa il prezzo finale per il Sant'Anna a 3 milioni e 440mila euro. Tale prezzo "è stato stimato come risultante dalla perizia giurata, disposta ed acquisita dal Comune di Pisa, documento conservato agli atti dell'Ufficio Patrimonio".

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