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Cronaca

Scuole al freddo: gli studenti degli istituti superiori protestano

In una lettera diretta al presidente della Provincia la Rete degli Studenti Medi ha denunciato, oltre alle pessime condizioni dell'edilizia scolastica, anche le basse temperature presenti negli edifici

Una lettera diretta al presidente della Provincia Marco Filippeschi per denunciare il rientro particolarmente gelato sui banchi di scuola dopo la pausa delle vacanze natalizie. Le basse temperature hanno infatti riguardato non solo alcune scuole di competenza comunale, dove si è registrato lunedì il blocco delle caldaie, ma anche alcuni istituti superiori come denuncia la Rete degli Studenti Medi di Pisa che sottolinea al presidente Filippeschi le gravi carenze dell'edilizia scolastica.

"A partire dal Liceo Russoli, nel quale gli studenti hanno rischiato di svolgere lezioni pomeridiane per l’insufficienza degli spazi rispetto al numero degli iscritti, per poi passare al Liceo Marconi, dove invece si stanno già svolgendo - elenca nella lettera il sindacato studentesco - è ormai superfluo soffermarsi sulle condizioni del Liceo Buonarroti e dell’adiacente Istituto Santoni, i cui studenti si trovano ogni giorno immersi in uno stato di degrado a cui ormai si stanno tutti assuefacendo. Ricordiamo inoltre la caduta del calcinaccio avvenuta ad ottobre presso l’Istituto".
"Ma la contingenza attuale ci spinge a scriverle ancora una volta, nella speranza di qualche cambiamento - proseguono gli Studenti Medi - infatti come ogni anno durante i mesi invernali, al rientro dalle vacanze scolastiche, gli studenti di diverse scuole si trovano costretti a non svolgere adeguatamente le lezioni o a doverle interrompere a causa delle basse temperature presenti all'interno degli edifici".

"Lunedì gli studenti dell'Istituto Santoni hanno riscontrato nel complesso scolastico una temperatura di circa 7°C, secondo le testimonianze, mentre la legge prevede che la temperatura sia tra i 18°C e i 22°C (come esplicita l'articolo 5.3.11 del Decreto Ministeriale del 18/12/1975) - evidenziano dalla Rete degli Studenti Medi - lo stesso vale per il Liceo Carducci e, in entrambi i casi, gli studenti sono stati fatti uscire per le temperature eccessivamente rigide.
Martedì invece è la volta dell’Istituto Pacinotti e del Liceo Galilei, il primo in cui gli studenti sono usciti in anticipo, il secondo in cui l’accensione del riscaldamento nel corso della mattina non ha permesso il raggiungimento della temperatura idonea".

"Il continuo ripetersi di anno in anno di questi episodi non è accettabile, infatti svolgere le lezioni e farlo in un luogo idoneo non è un privilegio, ma un diritto attualmente negato che noi reclamiamo - prosegue la lettera indirizzata a Marco Filippeschi - come generazione abbiamo già altre problematiche da sopportare e da combattere e riteniamo vergognoso dover rivendicare diritti inalienabili come quello di studiare in luoghi sicuri e accoglienti. A fronte della situazione denunciata in questa lettera, è evidente la necessità di investire, stabilendo delle priorità e ottimizzando il denaro al fine di garantire la sicurezza e il consueto svolgimento delle lezioni, nell’osservanza del diritto allo studio studentesco".

“Crediamo sia inaccettabile che ancora ad oggi vi siano problemi di questo tipo all'interno degli istituti - dichiara Matilde Vistoli, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi Pisa - affinché il diritto allo studio venga rispettato pensiamo sia di fondamentale importanza riportare al centro della discussione il tema dell'edilizia scolastica che non può e non deve più essere dato per scontato. Chiediamo che le istituzioni responsabili sul nostro territorio prendano provvedimenti riguardo ciò che è accaduto in diverse scuole di Pisa. Chiediamo soluzioni definitive".

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