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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Miniato

Operazione 'Wet Blue': frode fiscale per 100 milioni di euro nel Comprensorio del cuoio

In totale risultano indagate 34 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. Attraverso un giro di società cartiere venivano emesse false fatture facendo entrare sul mercato anche pelli di natura sconosciuta

Tre anni di indagini che hanno portato alla scoperta di una frode fiscale ai danni dell’erario per oltre 100 milioni di euro. Indagate 34 persone ed emesso decreto di sequestro di beni immobili e somme di denaro depositate su conti correnti bancari e postali per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro.

Le indagini, eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pisa, hanno coinvolto 16 aziende e un professionista operanti nel settore della preparazione e concia del cuoio e in quello del commercio all’ingrosso di cuoio, pelli grezze e semilavorate, tutti operanti nell’area territoriale del 'Comprensorio del cuoio', tra San Miniato, Santa Croce sull’Arno e Castelfranco di Sotto.
L'operazione di Polizia giudiziaria, diretta dal pm Aldo Mantovani ed avviata nel corso dell’esecuzione di una verifica fiscale, ha consentito di scoprire diverse società cartiere, ossia deputate all’emissione di fatture fittizie, anche tramite numerose perquisizioni presso aziende sparse su tutto il territorio nazionale.

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Il modus operandi prevedeva che le società cartiere vendessero pelli di provenienza illecita, denominate 'wet blue' di origine russa, non di loro proprietà, all’azienda filtro/broker che a sua volta rivendeva le stesse pelli con una falsa fattura e con percentuali di guadagno irrisorie alle concerie clienti.

Grazie alle meticolose indagini delle Fiamme Gialle, si è ricostruita la filiera dell’illecito che in sostanza ha consentito di immettere nel circuito legale pelli di provenienza sconosciuta tramite l’intervento delle cartiere, prima, e dell’azienda filtro, poi, consentendo alle aziende clienti finali di apparire estranee all’illecito e di godere di una indebita detrazione dell’iva per ingenti importi.

Sono stati contestati, a carico di 34 persone, numerosi reati di natura penale/tributaria: emissione di fatture per operazioni inesistenti; annotazione di fatture per operazioni inesistenti; dichiarazione fraudolenta; omessa presentazione della dichiarazione; occultamento e/o distruzione delle scritture contabili.
Agli indagati, oltre ai reati tributari, è stata contestata l'associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.orologi operazione wet blue-2

L’attività investigativa, sia di natura penale che di natura fiscale, ha consentito di accertare che il sodalizio criminale, attraverso l’imponente giro delle fatture false emesse dalle società cartiere, aveva messo su una frode fiscale di circa 100 milioni di euro, di cui: 38 milioni di euro di ricavi non dichiarati; 20 milioni di euro di costi indeducibili; 11 milioni di euro di iva non dichiarata; 14 milioni di euro di iva indicata sulle fatture per operazioni inesistenti; 16 milioni di imposte dirette evase.

L'evasione ha consentito anche di utilizzare i guadagni illeciti per l'acquisto di beni di lusso come orologi di pregio, auto di grossa cilindrata e viaggi intercontinentali. Sono stati scoperti anche acquisti di immobili, investimenti in società fiduciarie, titoli e strumenti finanziari derivati.

Il gip del Tribunale di Pisa, dott. Giulio Cesare Cipolletta, ha emesso un decreto di sequestro preventivo a carico degli autori dei reati tributari per un controvalore di quasi 40 milioni di euro.  Sono stati sequestrati 18 tra abitazioni e box auto, un capannone industriale, oltre a denaro.

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