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Cronaca Pontedera

Pontedera saluta Mazzinghi: "Questa città Sandro ti ha voluto bene e sempre te ne vorrà"

Un commosso saluto da parte del sindaco di Pontedera Matteo Franconi

Una dedica speciale che racchiude il pensiero di tutti i pontederesi nel giorno dei funerali di Sandro Mazzinghi, il campione di pugilato morto sabato all'ospedale 'Lotti'. E' il sindaco di Pontedera Matteo Franconi, dall'altare del Duomo, a ricordare il pugile amato e rispettato da tutti, anche dal rivale storico Nino Benvenuti che ieri è arrivato in riva all'Era per rendere omaggio alla salma del collega, composta nella chiesa del Santissimo Crocifisso.

"Caro Sandro,  con incontenibile commozione provo a trasmetterti il dolore e l'affetto che Pontedera vuole tributarti in questa ultima occasione pubblica. Questa comunità ti ha amato, e continuerà a farlo, perché l'hai trascinata assieme a te, durante la tua meravigliosa carriera, sul tetto dell'Europa e del mondo - afferma Franconi - per Pontedera sei stato, e sempre rimarrai, il suo eroe sportivo, il suo grande campione. In ognuno dei tuoi 69 incontri da professionista ha trepidato sul ring insieme a te, ha sofferto con te, ha vinto e perso con te. Questa città Sandro ti ha voluto bene, e sempre te ne vorrà, perché sei continuato ad essere parte di ciascuno di noi, della nostra storia, del nostro carattere. In te questa città ha rivisto il proprio coraggio, la determinazione, la generosità, la capacità di combattere e di soffrire e quella straordinaria umiltà che diventa forza e tenacia".

"Per questo motivo due anni fa ti abbiamo consegnato le chiavi di questa città ed oggi abbiamo proclamato il lutto cittadino: perché tu sei una colonna portante di Pontedera. E posso garantirti che faremo tutto quanto serve perché la tua memoria continui ad esserlo - prosegue il sindaco - ma quello che salutiamo oggi, caro Sandro, non è soltanto uno sportivo amato dagli appassionati di pugilato e rispettato dai propri avversari.
Oggi salutiamo un grande uomo, sempre a disposizione dei bisogni di tutti, di rettitudine ed onestà straordinaria, coraggioso e determinato nell’affrontare le difficoltà della vita e sempre pronto a dare una mano a chi gliela chiedesse: solo poche settimane fa la tua voce ed il calore delle tue parole ci incitavano a tener duro per uscire dall’emergenza epidemiologica in corso; in quel modo tutto tuo e così carico di fiducia, speranza e consapevolezza del valore del sacrificio. Chi riesce ad ottenere il successo che tu hai guadagnato con merito durante la tua scintillante carriera senza perdere il legame con le proprie origini e la propria terra ottiene sempre amore, affetto e rispetto".

"Queste sono le emozioni ed i sentimenti che la nostra comunità sente oggi di volerti testimoniare. Per raccontare a mio figlio chi era Sandro Mazzinghi mi basterebbe dire che subito dopo il titolo mondiale contro un australiano che gli aveva fatto sanguinare il volto quel pugile ormai campione del mondo, nato e cresciuto a Pontedera nel quartiere fuori del ponte, dichiarò che rimaneva sempre lo stesso e che aveva iniziato a tirare di boxe per sfamare lui e suo fratello Guido, in quell'italia disastrata dopo la guerra. E che gli sarebbe piaciuto fare il ciclista ma non poteva permettersi la bici - prosegue Franconi - ecco chi è stato Sandro Mazzinghi: un pugile straordinario ed un uomo eccezionale. Ti abbracciamo con affetto ed ancora un'ultima volta Sandro abbracciando Marisa, David, e Simone. Fai buon viaggio. Ad attenderti ci saranno gli affetti e gli amici di sempre, da Fabiano Angiolini fino alle tante persone che ti hanno voluto bene ed a cui tu lo hai voluto. A ricordarti ed a coltivare la tua passione resteranno una città intera, la tua Pontedera e la Pugilistica con il tuo nome. Riposa in pace campione!".

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