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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Furti nelle chiese, sgominata la banda: prima ruba, poi si fa il segno della croce

I tre uomini finiti in manette si mescolavano tra i fedeli e scattavano fotografie degli oggetti da rubare. Con loro collaboravano anche due donne incaricate di ricettare gli oggetti rubati presso i negozi 'compro oro' del territorio

Tre persone sono state arrestate e altre due denunciate in un'operazione condotta dai Carabinieri di Pisa, che hanno così sgominato la banda che rubava e ricettava gli oggetti sacri trafugati in numerose chiese del pisano e di altre parti della Toscana. Per tre uomini è scattato l'arresto in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Pisa, mentre due donne, incaricate dalla banda di ricettare gli oggetti rubati presso i negozi 'compro oro' del territorio, sono state denunciate in stato di libertà. Due dei tre uomini finiti in manette erano già stati arrestati circa un mese fa dai Carabinieri a Forte dei Marmi per una serie di colpi nelle chiese. Gli arrestati sono R.M., 48 anni, U.M., 52 anni e L.T., 28 anni.

R.M., subito dopo aver rubato gli oggetti e prima di uscire di chiesa, si faceva il segno della croce, come testimoniano le immagini delle telecamere di videosorveglianza di una delle chiese, la basilica di San Piero a Grado, a Pisa, dove negli ultimi mesi sono stati compiuti furti. In casa del 48enne gli inquirenti hanno recuperato alcune ricevute di 'compro oro', che sono poi servite ad incastrare la banda.

La refurtiva consisteva in oggetti sacri e ornamentali, in oro e argento, molti dei quali anche di rilevante valore artistico, che venivano resi irriconoscibili e successivamente smerciati a peso. I ladri agivano dopo avere effettuato sopralluoghi nelle chiese, mescolandosi tra i fedeli, dove fotografavano gli oggetti da rubare.

L'ARCIVESCOVO. "Sono soddisfatto dell'esito dell'operazione - ha commentato l'arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto - e ringrazio i Carabinieri per il lavoro svolto perché ha permesso di recuperare parte della refurtiva e perché comunque ci fa sentire più sicuri. Nonostante i furti, continueremo comunque a tenere aperti i luoghi di culto laddove possibile perché le chiese devono restare aperte. Rivolgo un pensiero anche agli autori dei reati facendo mie le parole di Gesù e invocando il perdono perché non sanno quello che fanno".

IL PREFETTO. “Esprimo profonda gratitudine al comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri Gioacchino Di Meglio e ai militari che hanno condotto le indagini, conclusesi con la denuncia all'Autorità Giudiziaria dei 5 autori dei furti perpetrati in Chiesa”. Queste le parole del prefetto di Pisa Francesco Tagliente sull’esito dell’operazione dei Carabinieri. “Ringrazio gli investigatori - ha aggiunto il prefetto - anche per la professionalità che ritengo meritevole di essere evidenziata: hanno potuto escludere, nell’immediatezza dei fatti, le finalità sataniche rassicurando tutta la comunità religiosa. Oggi abbiamo avuto, infatti, conferma che i furti sono stati commessi con un movente unicamente appropriativo”. Tagliente ha, infine, espresso la propria riconoscenza ai componenti dell'Associazione Carabinieri e Polizia di Stato per aver manifestato un’immediata, spiccata vocazione sociale, offrendosi di affiancare l'attività delle Forze di Polizia nella vigilanza alle Chiese più esposte ai furti di oggetti sacri.

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