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Cronaca

Gara Tpl, One e Mobit: "L'offerta di AT è da escludere, attendiamo la sentenza del Tar"

Botta e risposta tra le aziende di trasporto pubblico locale della Toscana e la Regione. Le Giunta: "La loro proposta non può essere accolta"

Botta e risposta tra le aziende di trasporto pubblico locale della Toscana, consorziate in One e in Mobit, e la Regione. Oggetto del contendere la gara regionale per il servizio Tpl, da tempo oggetto di vicende giudiziarie per l'assegnazione del servizio. "Il 26 febbraio - scrivono in una nota Andrea Zavanella e Giuseppe Gori, rispettivamente presidente di One e presidente di Mobit - ci sarà l’udienza al TAR a seguito del ricorso di Mobit che ha chiesto l’esclusione dell’offerta di Autolinee Toscane perché, fra l’altro, incorre nella stessa ragione di esclusione (l’insostenibilità finanziaria) che aveva portato lo stesso TAR Toscana ad escluderla nel 2016. Ci auguriamo che anche questa volta il TAR lo rilevi perché così sarebbe scongiurato il rischio di far sottoscrivere alla Regione Toscana un contratto insostenibile che finirebbe col gravare sulle tasche dei cittadini toscani".

Secondo Zavanella e Gori, prima di procedere con l'assegnazione del servizio, è "doveroso attendere l'esito delle sentenze definitive. Ed invece ci viene proposto un programma, da attuare immediatamente, di trasferimento dei beni necessari allo svolgimento del servizio, programma che denota la volontà di non attendere l’esito del contenzioso e che è nei fatti irrealizzabile senza sconvolgere il servizio e senza pregiudicare la funzionalità delle aziende".

"La nostra proposta- continuano i presidenti di Mobit e One - perfettamente compatibile con la normativa vigente e con il bando di gara è che, una volta irrevocabilmente definito il contenzioso, si proceda al subentro ordinato del nuovo gestore che sia, Mobit o Autolinee Toscane. Confidiamo che il nostro invito sia accolto perché, qualora si intendesse continuare a forzare la mano, come attualmente sta avvenendo, sarebbero inevitabili gravi disservizi e ulteriori contenziosi la cui responsabilità ricadrebbe inevitabilmente su chi è rimasto sordo alla nostra proposta di buon senso".

Non si fa attendere la risposta della Regione: "La proposta di One e Mobit - scrive in una nota la Giunta regionale - è stata avanzata per la prima volta alla Regione solo nella serata di lunedì 3 febbraio. Mentre nei molti mesi di costanti confronti presso questo Ente tra Autolinee Toscane e One e Mobit sul tema del subentro non vi è traccia della suddetta proposta. Essa non trova una rispondenza negli atti di gara. L'esito della stessa, in coerenza con le norme, ha previsto esclusivamente il trasferimento dei beni essenziali per lo svolgimento del servizio dal gestore uscente al subentrante, e non invece la cessione dell'intero complesso aziendale. Proprio per tale previsione, ai fini del subentro del nuovo gestore, negli atti di gara è stato determinato il valore dei beni mobili, immobili e del parco bus e non è invece stata effettuata alcuna valutazione del complesso aziendale".

"Ad oggi - prosegue la Giunta regionale - quindi non possono essere cambiate le condizioni della gara che, nel merito e sul punto, i due concorrenti hanno accettato e mai contestato. La proposta quindi non può essere accolta ed è interesse primario della Regione portare a compimento celermente la gara che migliora in modo decisivo il servizio di Tpl, garantendo ai cittadini standard di qualità elevati e competitivi a livello europeo".

Diversa, l'opinione di One e Mobit: "Rossi - affermano Zavanella e Gori - è stato mal informato: il percorso individuato da Mobit risulta assolutamente in linea con la procedura di gara e totalmente rispettosa delle regole di legge e della gara stessa. Quanto frettolosamente affermato dal Governatore è, oltre che inesatto, indice della mancata volontà di aprire un tavolo di confronto che consenta agli enti ed alle aziende di procedere nell’iter di gara con le migliori garanzie per la continuità del servizio, il rispetto degli utenti e dei lavoratori. Rinnoviamo quindi l’auspicio per l’apertura di un confronto costruttivo per il bene e l’interesse pubblico".

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