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Cronaca

Gestione bar del Cus, l'ex presidente: "Avrei mantenuto Novelli. Ora si pensi alla tensostruttura"

Riccardo Vanni ripercorre la vicenda che ha portato all'affidamento diretto dell'esercizio alla famiglia Novelli e condanna le scritte vandaliche

Dopo le scritte vandaliche al Cus Pisa, indirizzate al presidente Antonio Gallo e all'attuale gestione del bar, interviene l'ex presidente del centro sportivo Riccardo Vanni, che ha ricoperto l'incarico per 8 anni prima della direzione di Denny Innamorati, intervenuto anche lui sulla vicenda e sulla questione 'trasparenza' nella procedura di assegnazione della gestione del bar degli impianti, un'assegnazione che con l'attuale presidente Gallo è arrivata tramite un bando pubblico, anzichè tramite affidamento diretto.

"È vero che io ho affidato la gestione del bar ristoro senza gara - afferma Riccardo Vanni - era la cosa migliore e più rapida da fare per il Cus. Tra l'altro iI Cus è ente di diritto privato. Ma la affidai ad una società di cui il Cus possedeva il 30% delle azioni e la famiglia Novelli il 70%. Il Cus, ai miei tempi, ne ha puntualmente controllato l'andamento, la contabilità e la regolarità della fatturazione ed ha ricevuto altrettanto puntualmente l'affitto e la sua parte di utili. Il Cus ha fatto un ottimo affare e la famiglia Novelli ha ben operato, almeno fino a quando ho avuto la responsabilità dell'Ente ed ho mantenuto uno stretto controllo su questa come su tutte le moltissime altre operazioni compiute, come era nel mio stile di management". 

"Il bar ristoro, a mio parere - prosegue Vanni - doveva fungere da Club House e quindi essere affidato ad una gestione che non si opponesse alle varie iniziative tipo feste e grigliate che gli studenti e le sezioni vogliono e debbono poter organizzare ed effettuare in autonomia, senza opposizioni, perchè in casa loro. Con una gara aperta ad estranei tutto questo avrebbe potuto risultare conflittuale e inattuabile. Se fossi stato ancora presidente avrei mantenuto la stessa gestione (Novelli-Cus)".

"Credo comunque che la decisione di fare la gara abbia rappresentato la volontà del consiglio attuale e che Gallo a questo si sia attenuto" aggiunge ancora l'ex presidente cussino, che condanna fermamente l'atto vandalico compiuto qualche giorno fa: "Le scritte sui muri sono deprecabili, ingiuste ed offensive per l'istituzione. Purtroppo questa è una becera attitudine del nostro Paese che vede imbrattati anche i nostri bei monumenti".

"Purtroppo, anche la gestione precedente a Gallo non ha cercato di sviluppare l'attività del bar ristoro, come avrebbe dovuto - conclude Riccardo Vanni - prova ne sia il degrado in cui ha lasciato deperire la tensostruttura adiacente, capiente di oltre 100 coperti ed usatissima da studenti e sezioni finche è stata in piedi e fruibile. Mi risulta che il capitolato della gara appena celebrata abbia previsto la restaurazione della tensostruttura ad opera del gestore attuale del bar ristoro. Sarebbe buona cosa, se messa in pratica".

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