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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ponsacco

Roma, blocca in strada un assassino: protagonista un carabiniere di Ponsacco

Gianluca Coppa, Appuntato Scelto Qualifica Speciale, si trovava in licenza con la moglie nella capitale quando ha assistito al terribile omicidio di Badda Liyanage

Eroe per caso, anche se purtroppo il suo gesto non è servito a salvare la vita alla donna aggredita dall'uomo che diceva di amarla. Il protagonista della vicenda è Gianluca Coppa, Appuntato Scelto Qualifica Speciale dell'Arma dei Carabinieri in servizio alla stazione di Ponsacco, che si trovava a Roma con la moglie in licenza sabato 29 maggio. Il militare era nel quartiere Portuense, proprio dove la 40enne Badda Liyanage è stata brutalmente assassinata dal marito a colpi di coltello in strada.

Il carabiniere 49enne a RomaToday ha raccontato di aver "sentito delle grida di aiuto. Essendo un quartiere molto abitato non riuscivo a comprendere da dove arrivassero. Poi ho girato l'angolo ed ho visto una donna in terra in una pozza di sangue urlare per il dolore e chiedere aiuto". Alla domanda su come stesse, Badda Liyanage Shantini Priyadarshanie Perera riesce solamente ad alzare il busto ed a mostrare all'appuntato in servizio alla Compagnia di Pontedera le ferite sul petto. "Perdeva tantissimo sangue ma era ancora viva - racconta ancora l'appuntato Coppa - poi mi sono girato ed ho visto un uomo dall'altra parte della strada con un'arma in mano". 

Compreso che si trattasse di una aggressione violenta "mentre mia moglie si è avvicinata alla donna per farla rimanere sveglia in attesa dell'arrivo dell'ambulanza mi sono avvicinato a quest'uomo ed ho visto che aveva un coltello da cucina ancora insanguinato in pugno". A quel punto "gli ho detto di gettare l'arma e di fermarsi". Cosciente della gravità di quanto accaduto Fernando Koralagamage Chandana "è rimasto fermo dove gli avevo detto di restare in quanto non avevo né le manette né altro per poterlo bloccare". Poi l'arrivo della Polizia che ha arrestato il 49enne con l'accusa di omicidio volontario sequestrando il coltello da cucina con il quale aveva appena ucciso la compagna. "Ho fatto quello che qualsiasi Carabiniere o appartenente alle forze dell'ordine avrebbe fatto - conclude Gianluca Coppa - il rammarico più grande e di non aver potuto salvare la vita a quella povera donna".

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