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Cronaca Marina di Pisa

Giornata delle vittime del terrorismo: incontro con il presidente dell'associazione familiari vittime della strage di bologna

Torna 'Era mio padre', l'incontro organizzato ogni anno dall'Associazione IL MOSAICO guidata da Riccardo Buscemi. L'incontro a Marina di Pisa con gli studenti della Scuola Media

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Come ormai consuetudine, l'Associazione Culturale IL MOSAICO, presieduta da Riccardo Buscemi, organizza in occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DEL TERRORISMO E DELLE STRAGI ( la ricorrenza istituita con la legge 4 maggio 2007 n° 56 e che si celebra il 9 maggio di ogni anno, data del ritrovamento del corpo di Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse) l'iniziativa ERA MIO PADRE, un incontro con i figli di vittime del terrorismo e gli studenti di alcune scuole cittadine e la cittadinanza. Dopo gli incontri degli anni passati con il figlio di Lando Conti (il sindaco di Firenze ucciso in un agguato terroristico), con il figlio di Domenico Ricci (l'autista di Aldo Moro, caduto nell'agguato di Via Fani), con Maria Fida Moro, primogenita di Aldo Moro, con LUCIA BORSELLINO, figlia dell'indimenticabile Giudice PAOLO BORSELLINO, ucciso a Palermo nell'attentato mafioso di Via d'Amelio il 19 luglio 1992 insieme ai cinque agenti della sua scorta, con Eugenio Occorsio, giornalista e figlio del Giudice Vittorio Occorsio, quest'anno IL MOSAICO propone alla cittadinanza e soprattutto ai giovani (ai quali l'incontro è particolarmente rivolto) l'incontro con PAOLO BOLOGNESI, Presidente dell'ASSOCIAZIONE TRA I FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA STRAGE ALLA STAZIONE DI BOLOGNA DEL 2 AGOSTO 1980. Quel giorno, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d'aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell'azienda di ristorazione CIGAR e di circa 30 metri di pensilina. L'esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario. Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere. La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze: il bilancio finale fu di 85 morti e 200 feriti. Le indagini si indirizzarono quasi subito sulla pista neofascista, ma solo nel 1995, dopo un lungo iter giudiziario e numerosi depistaggi, si arrivò alla sentenza finale che condannò Valerio Fioravanti e Francesca Mambro quali autori materiali della strage, mentre sono ancora sconosciuti i mandanti.

L'incontro, moderato dal giornalista de La Nazione Federico Cortesi, si svolgerà Sabato 6 maggio alle ore 11.00 a Marina di Pisa presso l'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo Niccolò Pisano in via Flavio Andò 3 e vedrà la partecipazione degli alunni e delle alunne delle classi Seconde e Terze con i propri insegnanti. L'organizzazione ringrazia sentitamente la Dirigente Scolastica Dott.ssa Maria Paola Ciccone per la sensibilità e disponibilità dimostrate.

Dopo i saluti di Riccardo Buscemi, Presidente de IL MOSAICO, interverranno i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale di Pisa. Afferma Riccardo Buscemi: "Io ricordo benissimo gli anni del terrorismo, in particolare il rapimento di Aldo Moro. Ero in classe (frequentavo la prima media alle Fucini): entrò improvvisamente la mamma di una compagna di classe per portarsela a casa, c'era il timore che potessero succedere gravi disordini, lo Stato era stato colpito al suo cuore!! Dopo 55 giorni di prigionia, Moro fu ucciso ed il suo corpo fu ritrovato il 9 maggio. E mi sono altrettanto indelebili gli attentati a giudici, poliziotti, carabinieri, giornalisti, imprenditori, sindacalisti, lavoratori, semplici cittadini, su cui la strategia del terrore si è accanita in quanto icone di quello Stato da abbattere con la lotta armata. Ai nostri giovani è rivolta l'iniziativa de IL MOSAICO, perché, non avendo vissuto come invece è successo a me quei tempi, rischiano di subire passivamente la rimozione dell'esperienza sconvolgente vissuta dal Paese e così di allentare la vigilanza contro ogni pericolo di riproduzione di quei fenomeni che sono tanto costati alla democrazia e agli italiani. Agli ex terroristi, che si riciclano parlando ai giovani, ignari del loro passato, di problemi e politiche sociali affascinandoli, Il Mosaico contrappone le vittime del terrorismo uccise con fredda ferocia".

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