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Lotta all'ictus: il 31 maggio visite gratuite di prevenzione al Santa Chiara

Nell'ambito della giornata di prevenzione dell'ictus, l'ospedale pisano accoglierà i cittadini che vorranno sottoporsi ad alcune analisi per valutare i fattori di rischio. Tra le principali cause della malattia il fumo e il diabete mellito

Sabato 31 maggio, dalle 9 alle 12, i volontari di ALICe-Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, insieme al personale sanitario dell’Unità operativa di Neurologia dell’Aoup diretta dal Prof. Ubaldo Bonuccelli, saranno presenti nella clinica neurologica (Edificio 13, stabilimento ospedaliero di Santa Chiara) per la giornata di prevenzione dell’ictus. Con la misurazione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, l’esecuzione gratuita di ecodoppler carotideo e una raccolta anamnestica approfondita, i medici volontari e il personale infermieristico potranno così valutare i fattori di rischio a tutti i cittadini che affluiranno in clinica, e ad essi verrà distribuito materiale informativo sulla malattia.

L’ictus è una malattia del cervello causata da un disturbo circolatorio (ischemia o emorragia). In Italia rappresenta la prima causa di invalidità e la terza di mortalità, con 180.000 nuovi casi all’anno e 900.000 sopravvissuti (spesso con esiti disabilitanti). La malattia colpisce prevalentemente persone anziane, tuttavia anche soggetti sotto i 50 anni di età possono essere colpiti: in Italia sono circa 10.000 all’anno.

Attuare adeguate strategie per limitare il peso della malattia appare quindi un imperativo per le istituzioni socio-sanitarie: molto si può fare per ridurre il rischio di avere un ictus ('prevenzione'), per limitarne i danni immediatamente dopo l’insorgenza dei sintomi ('terapia') e per contrastarne gli esiti disabilitanti ('riabilitazione'). Il punto chiave di questo processo è l’informazione della cittadinanza e la formazione di personale dedicato che fa capo ad idonei centri di trattamento; in sintesi, è fondamentale educare la popolazione ad usufruire delle migliori risorse professionali e strutturali allocate sul territorio, creando un “rete-ictus” con maglie consolidate ed efficienti.

E' quindi nell’ambito della sensibilizzazione e informazione sull’ictus cerebrale, sulla sua gestione e prevenzione, che si inseriscono le attività di organizzazioni non lucrative di utilità sociale (onlus) come ALICe Pisa. Tale associazione è aperta a tutta la popolazione ed è principalmente formata da medici, infermieri, terapisti della riabilitazione, persone affette da ictus e loro familiari. Essa costituisce non soltanto un’occasione d’incontro per le persone che vivono direttamente o indirettamente le problematiche legate all’ictus cerebrale, ma anche un luogo di scambio di informazioni sulla gestione del paziente con ictus.

''Conoscere e controllare i fattori di rischio cerebrovascolare - spiegano i dott. Michelangelo Mancuso e Alberto Chiti dell’Ambulatorio delle patologie cerebrovascolari dell’Aoup - rappresenta il primo passo per contrastare la malattia. Tra i principali fattori di rischio da diagnosticare tempestivamente e trattare, per ridurre il rischio di ictus, troviamo l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, il diabete mellito, il fumo e la fibrillazione atriale. Importante è inoltre insegnare alla popolazione a riconoscere i sintomi della malattia, per attivare tempestivamente i mezzi di soccorso come il 118".

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