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Cronaca

Giornata per le vittime delle mafie: oltre 5mila persone in corteo nel centro città

Suggestivo il momento della lettura dei nomi delle vittime in Piazza dei Cavalieri

Grande partecipazione questa mattina, 21 marzo, a Pisa alla manifestazione regionale in occasione della 'XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie'.
Oltre 5000 persone hanno infatti sfilato in corteo per le strade cittadine. L'associazione Libera ogni anno dal 1996, il 21 marzo promuove questa iniziativa nella convinzione che riflettere sul tema 'memoria' ed esercitare una memoria viva e significativa siano cosa diversa dal commemorare, dal ricordare in maniera sterile.

La giornata è iniziata nella primissima mattinata con un omaggio di una delegazione composta da rappresentanti istituzionali, delle forze dell'ordine e da alcuni familiari delle vittime, al Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Poi il corteo, formato soprattutto di giovani, studenti e non, ma anche da cittadini ed associazioni, da istituzioni (la Regione Toscana e moltissimi Comuni della provincia di Pisa e non solo) ed enti coi loro labari e le loro bandiere. Un grande 'coro' di oltre 5mila persone che ha sfilato per il centro storico e sui Lungarni per riunirsi poi in Piazza dei Cavalieri.

Qui, dalla scalinata della Scuola Normale, dopo i saluti istituzionali dell’assessore Marilù Chiofalo, della rappresentante della Regione Toscana Alessandra Nardini e dopo le parole di don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera, si sono alzate le note dei violini ed è iniziata la lettura toccante dei troppi nomi delle vittime, 950 persone cadute per mano delle mafie. Sul palco ricavato dalla scalinata della prestigiosa facciata di Palazzo della Carovana, si sono alternati familiari stessi delle vittime innocenti delle mafie (tra i quali Alice Grassi, figlia di Libero Grassi; Giovanna Pagliuca, sorella di Genovese Pagliuca; Riccardo Guazzelli, figlio di Giuliano Guazzelli; Piera Tramuta, sorella di Calogero Tramuta; Pietro Trapassi, fratello di Mario Trapassi; Marina Grasso, figlia di Vincenzo Grasso; Gianfranco Di Tella, cugino di don Peppe Diana; Teresa Fiume, sorella di Angela Fiume), rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell'ordine, della magistratura, autorità religiose e membri delle organizzazioni sindacali, delle cooperative, delle associazioni e delle scuole del territorio.
La commozione è palpabile nel silenzio interrotto solo da applausi spontanei. La giornata prosegue con seminari, incontri ed occasioni culturali.

Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie 21 marzo 2018 a Pisa-2

“Le mafie funzionano con regole che copiano quelle della Costituzione a partire da disvalori tragicamente di segno opposto - ha sottolineato l’assessore Marilù Chiofalo - le mafie sono pagane, non semplicemente atee, come abbiamo osservato nella emozionante veglia di preghiera interreligiosa cristiano-islamica aperta ieri sera con la musica dell’Orchestra delle Scuole di Pisa. Per le mafie le persone sono cose di cui disporre a piacimento fino a straziarle nel corpo e nella dignità, le mafie sottraggono ricchezza dalla comunità, dal sistema pubblico di educazione, istruzione, protezione sociale, per farle finire nelle tasche di pochi senza alcun merito. Daremo vita con nome e cognome alla memoria di ogni vittima di mafia, perché il filo della memoria tesse l’impegno resiliente e responsabile di ciascuno di noi e di noi insieme, per far rinascere, in questo primo giorno di primavera, l’idea che la ricchezza del Paese è data dai talenti di ogni persona con la sua unicità e dalla responsabilità e solidarietà con cui ne facciamo condivisione con gli altri. Una luce, nell’oscurità di questi tempi difficili, che hanno necessità di una comunità coesa di persone di alto valore ideale e morale”.

“La scelta non è casuale - ha ribadito don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera - Pisa è diventata negli ultimi anni città in prima linea nello studio del fenomeno mafioso e nel contrasto a criminalità organizzata e corruzione. Centro nevralgico universitario della Toscana, a Pisa è stato ideato anni fa il primo master di 'Analisi prevenzione e contrasto della corruzione e della criminalità organizzata', a cui si aggiungono le innumerevoli ricerche portate avanti dall’Università di Pisa, dalla Scuola Superiore Sant’Anna e dalla Scuola Normale Superiore. Si ribadisce così il legame e la convinzione che Pisa sia una città del tutto sensibile ai valori di Libera e determinata nel dire di no ai fenomeni di associazione mafiosa".

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