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Cronaca

Giugno per l’infanzia: il futuro dei servizi all’infanzia nel sistema 0/6 alla luce del nuovo decreto legge

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Come cambia il sistema dei servizi alla luce del disegno legge n.1260 che prevede la trasformazione dei servizi 0/6 da servizi a domanda individuale e servizi obbligatori. Una generalizzazione della servizi all’infanzia in cui l’asilo nido diventa asse portante delle strutture e viene coofinanziata dallo Stato ( oggi è tutta a carico dei Comuni e degli utenti) Un grande passo avanti per il quale il Comune di Pisa e tutta l’area pisana è già attrezzata e lo è sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista gestionale e quantitativo.

A dirlo è proprio il risultato di una ricerca condotta dall’Istituto degli Innocenti di Firenze  che ha analizzato la qualità educativa e gestionale del sistema scolastico dell’area pisana.

I risultati verranno esposti e discussi in una due giorni che si terrà il 25 giugno ( presso la Leopolda) ed il 26 giugno ( presso il centro SMS delle Piagge) a Pisa.

 “Per lungo tempo si è parlato di qualità pedagogica in modo separato da quella gestionale, lasciando intendere che la seconda dovesse viaggiare per conto proprio insieme ai bilanci dei Comuni e alla compartecipazione delle famiglie: una questione di risorse finanziarie, insomma. – ha dichiarato l’assessora Marilù Chiofalo- La relazione tra qualità educativa e qualità gestionale è ingrediente per lo sviluppo di una comunità intelligente. Sin dal suo insediamento nel 2008, la Conferenza Educativa Zonale dell'Area Pisana, composta dai Comuni di Calci, Cascina, Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano, ha coltivato l'intenzione di ideare e dotare i propri servizi di uno strumento di misura quantitativa di qualità educativa e gestionale per esercitare con consapevolezza i propri compiti di indirizzo e di valutazione di impatto delle politiche educative. Di fatto, i risultati di questo percorso sono confluiti nel nuovo Regolamento Regionale per i Servizi per l'Infanzia. Nel tempo attuale il nostro Paese sta finalmente intraprendendo il coraggio di rivoluzionare il livello di investimento politico e finanziario sull'infanzia, attraverso il nuovo Disegno Di Legge sullo 0-6 a prima firma della Senatrice Francesca Puglisi che, attingendo alle migliori esperienze dei Comuni e al lavoro di riflessione compiuto,  definisce Livelli Essenziali di Prestazione e mira alla generalizzazione dei servizi 0-6. Nel sostenere con determinazione l'iter del DDL, mettiamo a disposizione questa nostra esperienza con l'auspicio che possa essere utile.”

In questo contesto l’Amministrazione pisana sta preparando l’anno scolastico 2014/2015 con previsioni che portano a pensare ad un nuovo azzeramento delle liste di attesa sia per i nidi che per le scuole d’infanzia la cui graduatoria definitiva è da oggi disponibile. In generale l’Amministrazione ha mantenuto i livelli occupazionali del settore ricorrendo anche ad una innovazione come l’introduzione del sistema 0/6 sperimentale in una delle scuole ( S. Biagio) ed affidando in esterno il servizio. Questa operazione ha consentito , a parità di qualità, un incremento di 10 posti negli asili nido.La lista di attesa per  gli asili nido in questo momento è inferiore a quella che normalmente si presenta in questo periodo dell’anno, considerando anche un calo nella domanda del servizio per i più piccoli e l’incremento di 10 posti, la previsione di azzeramento è concreta. Per quanto riguarda le scuole d’infanzia la lista di attesa al momento è simile a quella dello scorso anno. Si pensa dunque che, anche utilizzando le sezioni Pegaso confermate nei gironi scorsi dalla Regione Toscana ed i Voucher per alcune tipologie di famiglie, si riuscirà fornire un servizio adeguato alle esigenze di tutti i richiedenti.

Sul fronte del personale c’è da rilevare una nuova criticità dovuta alla mancanza di 4 unità di insegnanti ( 3 inidonietà ed 1 pensionamento) . Tali posti, come esposto nei giorni scorsi durante la presentazione ai sindacati del piano organizzativi, verranno coperti con il ricorso alla mobilità interna ed esterna.

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