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Cronaca

Gonfalone d'argento a Giulio Deangeli: premiato il superlaureato dell'Università di Pisa

Cinque lauree in sei anni, una preparazione vastissima in ambito medico e ingegneristico con il sogno di risolvere i rebus delle malattie neurodegenerative. Adesso per Giulio ci sono le borse di studio a Cambridge

E' stata una mattinata intensa per Giulio Deangeli. Una di quelle da ricordare per tanto tempo, sicuramente più 'difficile' rispetto alle cinque lauree conseguite tra il 2014 e il 2020 all'Università di Pisa e alla Scuola Superiore Sant'Anna. Giovedì 21 gennaio il superlaureato ha ricevuto la massima onoreficenza della Regione Toscana: il Gonfalone d'argento. A consegnare il premio a Deangeli c'era Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale: "Abbiamo deciso di premiare il percorso di questo straordinario studente e ribadire che la nostra terra è una fucina di talenti, eccellenze, formazione e saperi".

Mazzeo ha commentato così: "La Toscana è la terra della tradizione e dell'innovazione, dove il genio e alcuni dei brevetti più importanti hanno scritto la storia italiana. Giulio si inserisce in questa scia prestigiosa con la semplicità di un ragazzo che ha scommesso e investito tantissimo sul suo futuro. La Regione si unisce alla sua scommessa e lo spinge a nutrire ambizioni ancora più grandi". Questo il curriculum impressionante di Giulio Deangeli: laurea triennale in Biotecnologie, laurea triennal in Ingegneria biomedica, laurea magistrale in Medicina e chirurgia, laurea magistrale in Biotecnologie molecolari e diploma magistrale in Scienze mediche alla Scuola Sant'Anna.

"A questi titoli, Giulio ha affiancato altri riconoscimenti internazionali dall'altissimo valore scientifico e didattico - ha proseguito il presidente del Consiglio regionale - abbiamo di fronte a noi una persona che sicuramente farà la storia del Paese". Dopo aver incassato anche il saluto di Roberta Gallana, sindaco di Este, la sua città natale, Giulio Deangeli ha ringraziato commosso la Regione per il riconoscimento, ripercorrendo con emozione il suo percorso accademico a Pisa. "Tutto è iniziato con la spinta di mia nonna a mettermi in gioco. E' grazie a lei se nel 2014 sono salito sul treno che mi ha portato a Pisa, dando inizio al mio sogno di trovare soluzioni alle malattie neurodegenerative".

"Dopo aver superato la durissima prova di ammissione alla Scuola Sant'Anna - ha proseguito Deangeli - sono ripartito e una volta giunto a Firenze mio padre mi ha telefonato per dirmi che ero arrivato al primo posto nel concorso di ammissione in Medicina sia alla Scuola che all'Università di Pisa. E ringrazierò per sempre questa città: la multidisciplinarietà che sta alla base del sistema universitario è la vera magia che rende unico l'ambiente accademico pisano". Giulio ha voluto anche esprimere una precisazione riguardo al tema della 'fuga dei cervelli'.

"Un ricercatore ha il dovere etico e professionale di formarsi e crescere all'estero. Ciò che purtroppo accade è la recisione di tutti i legami con il nostro Paese. Io, dopo aver completato il percorso di formazione all'estero, ho la ferma intenzione di tornare in Italia perché è qui che voglio contribuire al benessere e alla ricerca medica". E, infine, la dedica più commossa alla sua 'casa universitaria' pisana: "Con te ho trascorso gli anni più belli, ricchi e divertenti della mia vita. Ho conosciuto docenti e professionisti di un livello estremo, che mi hanno supportato nel mio pazzo progetto di condurre cinque piani di laurea paralleli. Ho capito cosa significa trovare una causa per la quale vale la pena lottare".

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