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Cronaca

Guardie private per garantire più sicurezza a bordo dei bus: "Progetto fermo in Regione"

Sindacati, dipendenti e fruitori del servizio chiedono da tempo che sia garantita maggior sicurezza a bordo dei mezzi. Il punto della situazione con il presidente della Ctt Nord, Andrea Zavanella

"La Regione aveva dato la sua disponibilità al cofinanziamento dell'iniziativa, poi non ci ha più fatto sapere niente ed ad oggi il progetto è fermo". E' quanto affermato questa mattina, 4 aprile, a margine della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa 'Fermata d'autobus', dal presidente della Ctt Nord Andrea Zavanella, in merito all'ipotesi di utilizzare a bordo dei mezzi di alcune linee 'pisane' delle guardie private da affiancare all'attività dei verificatori. Il progetto, del valore di circa 400mila euro, era stato presentato alcuni mesi fa alla Regione dalla Scarl ONE, la società consortile che raccoglie i gestori del servizio di trasporto pubblico su gomma che operano in Toscana. Da allora non sono però stati fatti ulteriori passi avanti.

Il tema di una maggiore sicurezza a bordo degli autobus è da tempo al centro delle richieste di sindacati, dipendenti e fruitori del servizio. Ed in questa direzione si concentrano anche gli sforzi della Ctt Nord. "Da alcuni anni - afferma ancora Zavanella - abbiamo dotato tutti i nostri 850 mezzi di telecamere di sicurezza, tra l'altro con un investimento importante. Nonostante questo il sistema stenta a decollare".

Le ragioni sono diverse, ma riguardano innanzi tutto problemi legati "a relazioni sindacali". "Mentre nei casi di incidenti stradali - spiega  Zavanella - le telecamere esterne si attivano da sole grazie ad un accellerometro, consentendoci spesso di ricostruire la dinamica del sinistro, quelle interne richiedono la collaborazione dell'autista che deve attivarle in circostanze che lasciano presagire situazioni di pericolo, per esempio se monta a bordo una persona evidentemente ubriaca. Il più delle volte questo però non viene fatto. Perchè? Chiedetelo ai sindacati".

Quella delle telecamere non è però l'unica iniziativa messa in campo dall'azienda. "In questi anni - prosegue Zavanella - si è intensificata anche la collaborazione con le forze di polizia. Questo nelle tratte e nei punti ritenuti più a rischio, come ad esempio alla fermata di piazza dei Miracoli dove avvengono spesso furti ai danni degli utenti". Imprescindibile, per Zavanella, sembra però essere l'aspetto educativo e della prevenzione. Ed è in questa direzione che va anche il progetto 'Fermata d'autobus' che vuole educare, soprattutto i più giovani ad adottare comportamenti corretti e rispettosi del prossimo a bordo dei mezzi pubblici: "E' alcuni anni che promuoviamo iniziative del genere - conclude Zavanella - e piano piano stanno iniziando a dare i loro frutti".

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