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Cronaca

I ragazzi dell’ITIS in visita al Museo Galileo Galilei di Firenze

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Dopo più di due anni sono riprese le visite guidate degli studenti dell’ITIS “A. Santucci” di Pomarance: la Prima meta il Museo Galileo Galilei di Firenze. Il giorno 21 febbraio i ragazzi di IV e V ITIS “A. Santucci” di Pomarance, accompagnati dalla professoressa Elisa Battaglini hanno visitato il museo Il giorno 21 febbraio gli studenti delle classi IV e V dell’ITIS ”A. Santucci” di Pomarance, accompagnati dalla professoressa Elisa Battaglini, si sono recati a Firenze per visitare il Museo della Scienza Galileo Galilei. Durante la visita didattica, valevole come attività di PCTO, gli studenti hanno potuto ammirare gli strumenti scientifici collezionati dalle famiglie Medici e Lorena, con particolare riferimento a Galileo Galilei e all'illustre pomarancino Antonio Santucci a cui la nostra scuola è intitolata. Antonio Santucci, nato a Pomarance, fu astronomo e cosmografo al servizio di Ferdinando I (1549-1609) e poi di Cosimo II (1590-1621). Oltre ad essere autori di varie opere, celebri sono le sue monumentali sfere armillari (note anche come astrolabi sferici): un modello della sfera celeste inventato da Eratostene nel 255 a.C., formata da anelli detti armille, ciascuna delle quali rappresenta uno dei circoli della sfera celeste. Le armille fisse rappresentano il meridiano e l'orizzonte, mentre quelle mobili, che seguono la rotazione diurna, indicano l'equatore, l'eclittica, il coluro solstiziale e altri circoli della sfera celeste. Delle sfere Armillari realizzate ne sono rimaste due: quella eseguita nel 1582 per il Re di Spagna Filippo II, oggi all'Escorial di Madrid, e quella costruita tra il 1588 e il 1593, più grande della precedente, per la Sala delle Matematiche degli Uffizi, oggi conservata presso il Museo Galileo La sfera, le cui parti lignee sono riccamente dipinte e ricoperte di foglie di oro zecchino, poggia su una base con quattro sirene, pesantemente restaurate nell'Ottocento, rappresenta la "macchina universale" del mondo secondo le concezioni elaborate da Aristotele e perfezionate da Tolomeo. Essa presenta al centro il globo terrestre sul quale si scorgono raffigurati anche territori che risultavano all'epoca poco conosciuti. Lettore di Matematiche all'Università di Pisa dal 1599 al 1612, Antonio Santucci Restaurata nell'Ottocento da Ferdinando Meucci, essa risulta oggi incompleta ed incongruente in certe sue parti. I ragazzi sono stati entusiasti di poter riprender le lezioni fuori sede, e questa è stata particolarmente sentita perché gli ha fatto conoscere le opere dello scienziato a cui è intitolata la loro scuola.

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