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Cronaca

Idee per Pisa: il fondo rotativo per Kyoto è arrivato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday
Dopo un’attesa durata ben 1.751 giorni in più rispetto alle tempistiche stabilite dalla Finanziaria 2007 ora, con la pubblicazione della Circolare il meccanismo del Fondo Kyoto è pronto per partire. Nato nel 2007, doveva essere attuato già dal novembre 2008 ma si è fatto attendere fino ad oggi. Stiamo parlando del Fondo rotativo per Kyoto: 600 milioni di euro che verranno concessi come finanziamenti a tasso agevolato per interventi nel settore delle rinnovabili, dell’efficienza energetica, della ricerca e della gestione forestale, che dovrebbero essere scaglionati in 3 annualità da 200 milioni. Questa è una notizia che ci ha dato molta soddisfazione e che ci auguriamo favorisca ulteriormente gli investimenti in questo settore sia nella nostra città che nell’intera provincia, in modo da proseguire su questa linea che la nostra amministrazione, sia cittadina sia provinciale, ha già intrapreso da tempo con grande slancio. Si tratta appunto di un fondo rotativo, dunque verrà rifinanziato dai soldi prestati una volta restituiti. Per l'accesso al Fondo Kyoto, "non c'è graduatoria, l'accesso è 'a sportello' e ai finanziamenti potranno accedere le persone fisiche, le imprese (comprese le EsCo), le persone giuridiche private, i soggetti pubblici e anche i condomini. Una possibilità quindi, che è un po’ alla portata di tutti. I progetti finanziabili sono di diverse tipologie. La parte più cospicua dei finanziamenti, sarà destinata a quella che viene chiamata misura ad usi finali che consistono in interventi sull’involucro di edifici esistenti come: isolamento termico, sostituzione di finestre ecc. Poi abbiamo gli interventi per il teleriscaldamento, sugli impianti geotermici e inoltre 10 milioni andranno alle rinnovabili. Altri 35 milioni (sempre sui 200 annuali) invece, restano a disposizione per sostituire motori elettrici industriali, ridurre il protossido di azoto nelle imprese che producono acido adipico e in quelle agro-forestali, per fare ricerca sulle rinnovabili, idrogeno e fuel cell o per progetti di gestione forestale sostenibile. Insomma, le opportunità per chi le saprà cogliere con il nuovo fondo ci sono e sono un inizio più che ottimo, segno che ormai si comincia a capire in concreto che le rinnovabili sono il futuro e che parlare di energia significa parlare di ripresa economica con nuovi posti di lavoro nella ricerca e nella produzione in questo settore che tanto a da offrire. Ci auguriamo e anche un po’ ci aspettiamo, che Pisa e tuta la provincia, sia in prima linea per l’uso di questi finanziamenti.  

Paolo Lorenzi
Presidente dell’Associazione Idee per Pisa
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