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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il CTP3 sul cavalcavia di Sant'Ermete

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il Consiglio Territoriale di Partecipazione n. 3 comprende la preoccupazione ed il disagio che ogni giorno numerosi cittadini vivono per la insufficiente sicurezza del Cavalcavia di S.Ermete‐Porta Fiorentina, preoccupazioni che sono sempre state vive all’interno del CTP3 fin dall’inizio del mandato.
Tale problematica è stata infatti tra le prime e più urgenti ad essere discusse all’interno del Consiglio ed, anche a seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini, abbiamo ritenuto opportuno lavorare sul miglioramento della sicurezza stradale del Cavalcavia; le proteste di ieri confermano l’urgenza degli interventi e quanto il problema sia sentito dai cittadini.
A livello di Consiglio Territoriale di Partecipazione sono stati effettuati dei sopralluoghi in loco, elaborato e formalizzato, una richiesta urgente di intervento da parte dell’Amministrazione Comunale, con la quale sono emerse oggettive difficoltà economiche per finanziare il progetto di superamento della struttura esistente con la realizzazione di un nuovo cavalcavia.
Ci preme ricordare che il problema del cavalcavia S. Ermete‐Porta Fiorentina è stato già da tempo oggetto di un ordine del giorno votato dal CTP3 e sostenuto anche dal CTP4.
Durante la seduta del 23 settembre presso la sede di Putigano furono fatte presenti ai cittadini le richieste già avanzate dal Consiglio Territoriale di Partecipazione e tese alla messa in opera di urgenti ed immediati provvedimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza per il transito dei pedoni e dei veicoli, in attesa di realizzare quelle opere necessarie a garantire un percorso ciclopedonabile sull’interno cavalcavia.
I Consigli Territoriali, nati per promuovere la partecipazione e consultazione dei cittadini, svolgono funzioni consultive e propositive, quindi mai ha potuto assicurare la realizzazione di interventi migliorativi, ma ne ha fatto richiesta nell’interesse del territorio di competenza.
In particolare si richiedeva ogni fattibile azione finalizzata all’immediato rispetto della velocità consentita sul cavalvavia di 30 km/h e la realizzazione di interventi utili a garantire una maggiore sicurezza stradale del cavalcavia, suggerendo alcune misure a titolo esemplificativo quali la realizzazione di un marciapiede anche da un solo lato della carreggiata, l’adeguamento della segnaletica e dell’illuminazione stradale e sistemi di rallentamento ad effetto ottico e/o acustico.
Per quanto legittimo sia il disagio dei cittadini, non possiamo però ritenere sufficienti le sole manifestazioni e forme di protesta di questi giorni; riteniamo invece più utile il coinvolgimento e coordinamento dei cittadini attraverso gli organi istituzionali di partecipazione.
Il lavoro e l'impegno del CTP, per molti temi ed anche per la risoluzione della questione Cavalcavia è riscontrabile nei documenti ufficiali: un lavoro volontario, impegnativo e svolto in maniera trasparente ma lontana dalla luce di facili riflettori comunicativi e da azioni illegali, che non risolvono i problemi.
Ricordo che il Ctp3, come è stato per il progetto delle nuove case popolari di via Bandi, deve essere per i cittadini il corretto riferimento e tramite al fine di promuovere direttamente alle autorità cittadine le necessità ed i bisogni del territorio.
Invitiamo tutti i cittadini a contribuire, con le loro proposte e suggerimenti al miglioramento dei nostri territori; l'impegno del CTP3 è certamente confermato, cosi come lo è la richiesta al Comune di Pisa di intervenire urgentemente sul Cavalcavia e di tenere in considerazione le proposte ad esso già inoltrate nei mesi scorsi.

IL PRESIDENTE del CTP3
Marco Biondi

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