Il decreto sicurezza è legge, Filippeschi: "Strumenti più efficaci per i sindaci"

"Avremo più poteri di intervento nella lotta a degrado e abusivismo, come chiedevamo da troppo tempo, inascoltati". Così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi commenta la conversione in legge del decreto sicurezza, dopo il via libera del Senato che rende definitivo il provvedimento.

"C'è una sofferenza nelle città - prosegue il primo cittadino - proprio a Pisa, il Prefettura, l'Anci tenne su mia proposta un convegno per dirlo chiaro. Il ministro Minniti ha accolto molte delle nostre proposte. Governo e Parlamento devono aiutare chi deve amministrare le città. Abbiamo fatto progetti molto impegnativi sulla qualità urbana e la sicurezza, come quello approvato di recente per la Stazione. Per Pisa l'attesa più sofferta è quella di un potenziamento degli organici delle forze dell'ordine, secondo gli impegni presi".

Saranno quindi possibili nuove misure di sicurezza: "Ordinanze nelle situazioni di grave incuria del territorio, dell'ambiente e del patrimonio culturale, oppure di danno al decoro e alla vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di quiete e tranquillità dei residenti.  Adesso, tra l'altro, sarà possibile intervenire anche sugli edifici privati che diventano spazi di spaccio o luoghi di occupazioni abusive".

Si tratta di una "stretta antipusher, con l'introduzione di norme più dure. Così come la misura, di delicata applicazione, che consentirà di punire chi è recidivo su alcuni tipi di reati, impedendogli di sostare in alcune aree della città. Le aperture per nuove assunzioni dei comuni consentono l'ampliamento del turn over per la Polizia Municipale, ciò mentre il Comune di Pisa ha già fatto scelte d'incremento molto significative".

Filippeschi quindi annuncia che "applicheremo i nuovi provvedimenti con tempestività, in condivisione con Prefettura e Questura. Rinnoveremo il Patto per la sicurezza urbana, consolidando il rapporto tra Comune e Prefettura, che rafforza la governance della sicurezza nel territorio. In generale si potranno dare risposte più adeguate sul diritto dei cittadini di vivere sicuri".