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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il forte caldo non impedisce a Pisa di ricordare Don Fiore Menguzzo

Partecipazione di Autorità civili e militari alla commemorazione dell'eccidio di Mulina di Stazzema organizzato dal Comune di Pisa e dall'Associazione Culturale Il Mosaico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Per l’ottava volta, il Comune di Pisa e l’Associazione Culturale Il Mosaico hanno ricordato solennemente l’uccisione a Mulina di Stazzema per mano delle SS tedesche di Don Fiore Menguzzo e dei suoi familiari. La commemorazione del 77° Anniversario dell’eccidio si è svolta in due momenti: prima con la celebrazione in forma privata di una santa messa di suffragio, celebrata dan Don Andrea Antonelli sulla tomba di Don Fiore nella Cappella San Giovanni presso il Cimitero Suburbano; dopo alle 19 con la commemorazione ufficiale in Via Beccaria davanti alla lapide collocata l’anno scorso dall’Amministrazione Comunale sulla facciata del condominio dove il sacerdote e la sua famiglia abitava durante gli anni dei suoi studi in Seminario. Le Autorità civili e militari sono state accolte dal Sindaco Michele Conti e da Riccardo Buscemi, Presidente dell’Associazione Culturale IL MOSAICO. Erano presenti il Capo di Gabinetto della Prefettura di Pisa Annalisa Oliva, l’Onorevole Umberto Buratti, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Giulio Duranti, il Capitano Giovanni Pino del Centro Addestramento di Paracadutismo, il Tenente Torrice della Guardia di Finanza, la Consigliera Bianca Maria Coli per la Provincia e il Comune di Vecchiano, l’Assessore Anna Lupetti di Calci, l’Assessore Fabiola Franchi di Vicopisano, l’Assessore Gabriele Meucci di San Giuliano Terme, l’Assessore Paolo Cipolli del Comune di Cascina, le rappresentanze delle associazioni d’arma (Marinai, Alpini e Artiglieri) e l’Associazione Nazionale Partigiani, con Bruno Possenti in rappresentanza del Comitato di Pisa e Gabriella Zeni, in rappresentanza del Comitato di Trento, Giuseppe Vezzoni con il Labaro Martiri di Mulina di Stazzema. L’orazione ufficiale è stata tenuta da Don Maurizio Gronchi, professore di Teologia Sistematica presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, che ha tratteggiato la figura del martire “Si tratta di un prete, di uno che in nome del Vangelo non poteva stare dalla parte della violenza, ma che cercava con tutte le sue forze di comporre i conflitti e di sostenere i più deboli.” Hanno svolto il servizio musicale gli Ottoni della Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Calci. Nel suo intervento, Riccardo Buscemi, nel ringraziare Giuseppe Vezzoni per la meritoria opera di ricerca che ha portato alla scoperta della strage di Mulina di Stazzema, ha sottolineato che Pisa da 8 anni sta mantenendo fede al Patto di Amicizia sottoscritto nel nome di Don Fiore con i Comuni di Stazzema, Cascina, Castel Tesino, Domodossola e Pescaglia, mentre il Sindaco Michele Conti ha annunciato che la Giunta ha deliberato l’intitolazione di una strada cittadina al sacerdote martire. Don Fiore Menguzzo e i suoi familiari, trucidati a Mulina di Stazzema dalle SS tedesche, furono i primi martiri delle centinaia che il sabato mattina del 12 agosto 1944 composero il sacrificio immane di quella che in tutta Italia è conosciuta come la strage di Sant'Anna di Stazzema. Nella Cappella San Giovanni il 6 ottobre 1944, dopo 55 giorni dal massacro, furono traslati i pochi resti delle vittime raccolti fra le macerie della canonica di Mulina di Stazzema. Il sacrificio del prete e dei suoi familiari era stato totalmente dimenticato dalle istituzioni fino all’11 agosto 1991, giorno in cui si tenne la prima commemorazione ufficiale, e solo il 15 novembre 1999 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì a Don Fiore Menguzzo la medaglia d’oro alla memoria al merito civile.

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