Il personale del Corpo Guardie di Città si vaccina e prosegue con le donazioni di sangue
Le donne e gli uomini del Corpo Guardie di Città, consapevoli che le varianti hanno un potere infettivo moltiplicato, in piena autonomia, hanno dimostrato dovere civico e morale ma anche senso di responsabilità prenotando la vaccinazione e/o completando il ciclo vaccinale, ben consapevoli che il vaccino non rende invulnerabili ma riduce grandemente la possibilità di contrarre il virus, la sua circolazione e la sua pericolosità.
Anche il gruppo donatori sangue del Corpo Guardie di Città, affiliato Avis, ha risposto agli appelli e continua a garantire le donazioni periodiche ai centri trasfusionali delle province di Pisa e di Lucca.
Mariano Bizzarri Ollandini, Amministratore Unico del Corpo Guardie di Città, è rimasto molto contento che, in piena autonomia, le donne e gli uomini dell’Istituto di Vigilanza hanno usato buon senso, ragionevolezza, responsabilità e rispetto verso i clienti (ai quali svolgono servizi di sicurezza privata e talvolta anche il controllo della temperatura corporea e del green-pass) , aderendo alla campagna vaccinale e rispondendo agli appelli delle istituzioni per la donazione del sangue necessario per il sistema sanitario che si sta riprendendo dalla pandemia e deve recuperare le liste di attesa degli interventi chirurgici, non più di sola urgenza, bloccate o rallentate per l’emergenza Covid.
Con l’occasione è doveroso rinnovare l’appello "Chi non ha mai donato ci pensi, oggi più che mai questo semplice gesto è di vitale importanza" visto che la pandemia ha ridotto le donazioni e l ́arrivo del periodo estivo sta facendo registrare il calo di presenze dei donatori.
Non dobbiamo mai dimenticare che la pandemia ha messo in crisi anche questo sistema e diventa vitale donare il sangue perché si tratta di una risorsa importantissima per gli ospedali dove gli interventi chirurgici rappresentano un aspetto rilevante dell'attività ed è chiaro che le sacche di sangue sono indispensabili per gli interventi chirurgici che, nel periodo estivo, aumentano anche per un maggior numero di casi di infortunistica stradale; inoltre non diminuiscono le esigenze di sangue dei pazienti cronici, come i talassemici, che continuano ad avere necessità del solito apporto trasfusionale.
Donare sangue è anche un momento per fare un controllo e un monitoraggio del proprio stato di salute perché ad ogni donazione e, qualora necessario, anche nell'intervallo fra le donazioni, vengono effettuati una serie di esami che consentono di valutare le condizioni di salute del donatore. Quindi non c’è tempo da perdere, se avete un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e se siete in buone condizioni di salute andate a donare (possono donare il sangue anche le persone che hanno avuto il Covid-19 e sono guarite). La donazione sarà in totale sicurezza perché i Centri trasfusionali stanno privilegiando le prenotazioni, così da garantire i donatori e assicurare le giuste distanze sia in sala d'attesa, sia in sala donazioni, suddividendo i donatori in fasce orarie per poter contingentare gli ingressi e per organizzare al meglio il flusso di lavoro da parte degli operatori sanitari.