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Cronaca

Volterra, la Nursind attacca: "Il riassetto dell’Auxilium Vitae costerà il licenziamento di 4 infermieri"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

E' piuttosto singolare che il Presidente dell'Auxilium Vitae parli di risanamento dichiarando che salari e occupazione non saranno toccati quando è già deciso che con il 1° di maggio, saranno ben 4 gli infermieri ai quali non verrà rinnovato il contratto e vi sarà una diminuzione degli infermieri nel turno di notte.

Quale assistenza vuole garantire ai pazienti dell'Auxilium Vitae il Presidente Ricotti? E' questa l'assistenza che "la punta di diamante della riabilitazione territoriale e nazionale", come si ama definire l'Auxilium Vitae, può garantire?

Infatti il licenziamento di questi 4 infermieri renderà necessaria la riorganizzazione della struttura con l'obbligatorio accorpamento dei reparti che creerà le due aree funzionali di Neuroriabilitazione e Cardiorespiratoria di cui parla Ricotti, con conseguente abbassamento della qualità assistenziale della struttura in quanto non potranno più essere garantiti turni con almeno 2 infermieri di notte nelle due nuove aree funzionali

La riorganizzazione infatti prevede 1 solo infermiere di notte che dovrà assistere ben 34 pazienti nell'area Neuroriabilitazione e ben 31 nell'Area Cardiorespiratoria.

Quello che chiediamo al Presidente, ma chiederemo anche alla Regione, è se questi sono rapporti numerici degni di una struttura che ospita pazienti con patologie molto importanti come è l'Auxilium Vitae. A nostro parere assolutamente no visto che non lo sono nemmeno per una semplice RSA.

Alla Regione NurSind chiederà se i parametri assistenziali che ci si appresta a stabilire all'Auxilium Vitae sono coerenti con il mandato della struttura e soprattutto se tale rapporto è garanzia di sicurezza per i pazienti.

Come se non bastasse, l'infermiere in turno nelle due aree non potrà nemmeno contare sull'aiuto dei colleghi presenti nelle due Unità Gravi Cerebrolesi e Respiratoria, perché in questi reparti il rapporto infermieri pazienti è già critico: a fronte di un rapporto previsto di 1 a 4, nella prima struttura abbiamo un rapporto di 1 a 8 e spesso di 1 a 9, e nella seconda di 1 a 5.

Senza contare che, come già denunciato, si obbligano gli infermieri a lasciare l'Auxilium Vitae costringendoli ad andare a fare gli esami ematici (cosa ta l'altro che non compete loro) nel presidio ospedaliero, lasciando così i reparti dell'Auxilium Vitae ancora più scoperti.

Non possiamo accettare che il previsto risanamento sia pagato, da una parte dagli infermieri che saranno licenziati e dagli infermieri in servizio che vedranno ridursi lo stipendio in considerazione del minor numero di turni notturni, e dall'altra dai pazienti che avranno inevitabilmente un'assistenza minore.

Perché i conti sono presto fatti: il presidente ha vantato un risparmio di 250mila euro in un anno e questo si avvicina molto al costo dei 4 infermieri che verranno licenziati e delle mancate indennità degli infermieri in servizio.

Ma il management e la componente dirigenziale medica cosa ci mette in questo risanamento?

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