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Cronaca

Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ricorda Elena Mezzetti, fondatrice dell’Associazione 'Donne in Movimento'

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

"La perdita di Elena Mezzetti per la nostra città è grandissima e dolorosissima: Elena ci ha dato molto e tanto ancora poteva darci, è stata una protagonista, a modo suo e con la sua cultura, la sua passione e il suo impegno, del cambiamento della nostra città". Così il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi ricorda la fondatrice dell’Associazione “Donne in Movimento”, figura di spicco dell’associazionismo e del volontariato cittadino, prematuramente scomparsa la notte scorsa.

"Di professione era maestra e rappresentava bene la sua generazione perchè è stata attiva e ha saputo costruire su ogni frontiera del cambiamento: lo è stata da giovane, nel movimento studentesco e in Lotta Continua. Ha animato le lotte per la liberazione delle donne e per l’avanzamento civile del nostro paese, contribuendo a creare centri di cultura. Poi, dalla fine degli anni ’80, ha messo in primo piano l’impegno per inventare nuove politiche a favore degli immigrati, organizzando associazioni, mettendo se stessa, come volontaria, a confronto con i nuovi cittadini e con le sfide inedite per la nostra comunità. Io – prosegue il primo cittadino - l’ho conosciuta in quegli anni. Allora ho apprezzato la sua tenacia, il suo attivismo intelligente e poi la ricordo consigliera comunale, eletta dai democratici di sinistra proprio in virtù di questa esperienza e dei frutti che dava, che lei voleva concreti e non effimeri e dunque riconosciuti e fatti propri anche dalle istituzioni. L’abbiamo vista fino all’ultimo operosa, con l’associazione Donne in Movimento, a lottare contro la schiavitù della tratta, a fianco delle donne più sfruttate per aiutarle, una per una. Ci mancheranno la sua inconfondibile umanità e l’entusiasmo che trovava e trasmetteva per le cose che faceva. Ci lascia una bella lezione di libertà e d’altruismo, valida sempre più. Ci lascia la maturità con la quale sapeva affrontare sfide delicate e difficili, la sua capacità, sempre più forte, di guardare in faccia la realtà per cambiarla davvero. Per questo – conclude Filippeschi - lascia un grande vuoto, ma il rimpianto è superato dalla certezza che sulle strade che lei ha aperto cammineremo in tanti. Pisa deve a Elena Mezzetti riconoscenza e saprà far valere ciò che ha dato come esempio vivo, non solo come ricordo. Intanto ci stringiamo con tutto l’affetto a Giovanni e a Chiara e a coloro che le sono stati più vicini".

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