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Cronaca

Il vicesindaco Angela Pirri in Nicaragua per progetti di cooperazione internazionale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il vicesindaco di Pontedera Angela Pirri, in visita di cooperazione internazionale in Nicaragua, ha incontrato il viceministro degli esteri con delega alla cooperazione Valdrack Jaentschke, il sindaco di Leon Roger Gurian Vigil e i funzionari comunali di Leon (a cui fa riferimento la foto che vi allego). Inoltre, ha preso parte ad incontri con i rappresentanti dell'Unione Europea e amministratori locali e sindaci del Nicaragua.

Il vicesindaco ha annunciato che sarà ampliato, entro marzo, il centro per disabili della città di Leon. Attualmente il Centro per disabili “G. Gronchi” si compone di tre ambienti di circa 90 mq, per laboratori per la formazione, servizi igenici e 6 chioschi in muratura completi di copertura per la vendita di manufatti realizzati all'interno dei laboratori. Nell'ambito dei programmi di cooperazione della Regione Toscana il Comune di Pontedera è da tempo impegnato in Nicaragua con progetti per migliorare la coesione sociale e territoriale della comunità locali nell'Arcadia di Leon. E' appunto insieme ad essa che è stato portato a compimento la costruzione, a Leon, di un centro per diversamente abili, interamente finanziato con risorse del Comune di Pontedera e gestito dalla stessa municipalità. Tale centro è considerato strategico dalle comunità locali perché in quella regione molti bambini sono afflitti da disabilità e al momento non vi sono le necessarie strutture di sostegno. Il centro, intitolato al terzo Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi, cittadino emerito di Pontedera, ospita e garantisce assistenza primaria e servizi sanitari ad anziani, giovani e bambini piccoli.

La collaborazione del Comune di Pontedera va comunque oltre e si estende anche alla collaborazione nel campo urbanistico con la collaborazione, del dirigente del settore urbanistica del Comune di Pontedera al piano regolatore della città nicaraguense. Si tratta di un progetto approvato e finanziato dall'Unione Europea che vede il Comune di Pontedera soggetto proponente e gestore, e il Comune di Firenze partner.

La città di Leon attraversa oggi una fase cruciale di cambio e trasformazione: la recente inclusione (2011) della Cattedrale e della sua area circostante (23 isolati) nella lista dei Siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità di UNESCO ha implicato un incremento repentino del flusso turistico e un conseguente cambio strutturale del sistema socioeconomico del centro urbano.

Per promuovere la protezione del patrimonio è necessario integrare strategie di conservazione, gestione e pianificazione di tessuti omogenei storici nei processi di sviluppo locale e pianificazione urbana, articolando le strategie di conservazione del patrimonio a obiettivi più ampli di sviluppo sostenibile, e generando il consenso nella cittadinanza e in tutti gli altri agenti interessati. Per questo, l’obiettivo generale del progetto è di migliorare la governance locale a Leon, attraverso la definizione di un sistema integrale e sostenibile di politiche pubbliche di sviluppo locale che facilitino la collaborazione multiattore, e favoriscano l’inclusione degli interessi della società civile nei processi di gestione urbana.

Infine la collaborazione si estende anche alla gestione “transfrontaliera del territorio e delle risorse ambientali del Golfo di Fonseca”, tra Nicaragua, Honduras e El Salvador. Di questo si è parlato durante l'incontro con il viceministro degli Esteri del Nicaragua, in un clima di grande Fratellanza e amicizia.

La regione del Golfo di Fonseca si estende sulla costa Pacifica tra Nicaragua , Honduras e El Salvador. Essendo il Golfo una delle due aree marittime transnazionali con bacini idrografici transfrontalieri dell'America Centrale, rappresenta un'area strategica per le sue potenzialità e caratteristiche geopolitiche, economiche e ambientali. L'area è infatti caratterizzata da un'elevata biodiversità dovuta alla presenza della maggiore estensione di mangrovie della costa pacifica centroamericana e agli habitat dei bacini idrografici di alcuni dei fiumi più importanti dell'istmo. Questo ingente patrimonio ecologico è colpito da un grave processo di degrado che si manifesta con evidenza nell'inquinamento dei suoli e delle acque marine. La crescita della popolazione e il conseguente aumento del fabbisogno d'acqua per l'uso domestico e per l'irrigazione, così come i modelli di occupazione del territorio che si sono sviluppati negli ultimi dieci anni e che non coincidono con la distribuzione delle risorse idriche, hanno esacerbato le pressioni sul sistema idrografico e minacciato la conservazione e la protezione delle risorse ambientali, contribuendo a un peggioramento in termini di sviluppo umano e socioeconomico dell'area, già di per sé bassi.

Per questo, il progetto vuole contribuire a rendere la Regione transfrontaliera del Golfo di Fonseca una zona di pace, sviluppo sostenibile e sicurezza, attraverso la costruzione di un modello di gestione associata e partecipativa del territorio e delle sue risorse ambientali, coerente con i processi d'integrazione centroamericana. Per contribuire all’obiettivo generale in modo concreto ed efficace, l'azione si propone pertanto di rafforzare tecnicamente e istituzionalmente l'Associazione di Municipi Mugolfo (composta da 24 municipi dei tre paesi) attraverso lo scambio in rete e la definizione di strumenti e metodologie multi-livello e multi-attore di gestione territoriale partecipativa, che consentano la gestione sostenibile delle risorse ambientali del Golfo di Fonseca e la mitigazione degli impatti del cambio climatico sul territorio e la popolazione residente. Tutti i progetti hanno come partner, collaboratore e gestore, l'Associazione Medina.

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