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Cronaca

Il voto alla Piaggio: se non ora quando?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Nei prossimi giorni si voterà per il rinnovo della RSU della Piaggio.

Un grande evento partecipativo e democratico, come è giusto ripetere e ricordare in tutte queste occasioni.

Una scadenza importante, non burocratica, che cade peraltro in un momento di generalizzata e forte disaffezione alla politica dei cittadini come tutti i dati anche delle più recenti tornate elettorali dimostrano, con percentuali di astensione altissime.

Un virus, questo, che non ha ancora contagiato e pervaso il mondo del lavoro dove i rinnovi delle rappresentanze sindacali sia nei comparti pubblici che privati vedono medie di partecipazione dei lavoratori molto elevate, tra il 70 e l’ 80% con punte oltre il 90%, che testimonia da un lato la complessiva credibilità del sindacato confederale, che ovunque raccoglie più voti rispetto al numero dei propri iscritti, e dall’altro dimostra che quando il rapporto tra elettore e candidato è quotidiano e basato sulla concretezza dell’azione di tutela individuale e collettiva,  il primo - cioè l’elettore - si sente coinvolto e protagonista nell’esercizio del proprio diritto di voto e nell’espressione del consenso ad una o all’altra delle linee programmatiche presenti nella competizione sindacale.

Proprio questa, oggettiva, miglior tenuta nel rapporto con i propri rappresentati, ha portato CGIL CISL UIL a sottoscrivere il 31 maggio u.s. uno “storico” accordo con Confindustria su “Democrazia e Rappresentanza” per dare un segnale forte di trasparenza e di una coraggiosa, autonoma, rimessa in discussione  del sindacato confederale nel rapporto con lavoratori e lavoratrici.

Un sindacato confederale, quindi che nella fase durissima che attraversa il mondo del lavoro non si rinchiude in nessun fortino ma accetta e rilancia la sfida della democrazia e della rappresentanza abolendo la riserva di un terzo dei seggi disponibili, autovincolandosi al principio proporzionale puro nella determinazione finale dei delegati da attribuire a ciascuna organizzazione ed accettando la certificazione della rappresentanza come presupposto per concorrere a determinare, secondo il principio della rappresentatività ponderata, la reale titolarità negoziale di ognuno come avviene già nei settori pubblici.

L’accordo interconfederale consegna poi, giustamente, alle diverse strutture sindacali di categoria, nel rispetto delle proprie peculiarità ed al fine di favorire la maggiore partecipazione possibile, l’approvazione di regolamenti attuativi per l’elezione delle RSU nei singoli comparti produttivi.

Attraverso questo meccanismo, garantista nei confronti di tutti - anche delle organizzazione non confederali -, saranno prevenuti a monte i rischi di accordi separati che sono stati, soprattutto nel settore metalmeccanico, il leit-motive degli ultimi anni.

Sarà stabilito a priori ed in modo certificato il diritto, se lo si ha, di ognuno a partecipare ai tavoli negoziali, rimandando ad un successivo percorso di validazione il contenuto degli accordi sottoscritti a nome e per conto dei lavoratori.

Un meccanismo importante che sottrae alle aziende (vedi Fiat) il potere di decidere chi deve stare al tavolo negoziale e da chi devono essere rappresentati i lavoratori.

Nella stessa direzione, in linea di principio, va la solenne sentenza della Corte Costituzionale del 3 luglio u.s. Infatti, la decisione della Consulta ripristina le condizioni affinché tutti i sindacati rappresentativi possano far valere il loro diritto alla contrattazione ed alla presenza nei luoghi di lavoro con propri delegati e delegate.

Ecco perché sarebbe, quindi, importante che le elezioni delle RSU in Piaggio si svolgessero tenendo conto di questi due passaggi decisivi nel riaffermare e rivitalizzare quell’idea di democrazia nei luoghi di lavoro che è sempre stato uno degli obiettivi prioritari del sindacato confederale.

Le assemblee in questi giorni si sono svolte in un clima corretto in cui, come è giusto, ognuno ha potuto serenamente esporre il proprio punto di vista.

Era un po’ di tempo che non accadeva e forse è già un primo effetto di una nuova stagione unitaria che mette in capo al sindacato confederale ed a tutte le sue strutture la responsabilità, in un momento così drammatico per il mondo del lavoro, di saper superare le recenti e aspre divisioni.

Ci vorrà del tempo, ma ogni passo mosso nella giusta direzione accorcerà il tragitto da compiere.

L’appuntamento per il rinnovo della RSU in Piaggio è, perciò, in questo senso una grande occasione da non sprecare sapendo che il giorno dopo le elezioni bisognerà ritrovarsi tutti insieme per giocare la partita più importante: quella con la Piaggio sulle prospettive dello stabilimento di Pontedera.

Gianfranco Francese
Il segretario provinciale Cgil Pisa

 

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