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Cronaca Centro Storico / Piazza Giuseppe Toniolo

Piazza Toniolo: il centro "Oltre il muro" diventa più funzionale e accessibile

E' terminata la ristrutturazione del centro di accoglienza e reinserimento sociale e lavorativo per ex-detenuti e persone in semilibertà. Venerdì l'inaugurazione, da sabato la struttura sarà regolarmente in funzione

Rialzarsi dopo essere caduti. A Pisa si può. In piazza Toniolo si trova “Oltre il Muro”, il centro che opera nel reinserimento sociale e nell’accoglienza a detenuti in semilibertà ed ex-carcerati. Con la ristrutturazione appena terminata, finanziata dai progetti PIUSS, il centro è ora più accogliente, funzionale, accessibile ai disabili ed ecocompatibile. L’edificio, ad elevato risparmio energetico, è passato dalla classe G alla classe A, la più alta, grazie all’installazione del solare termico, alla coibentazione per l’isolamento termico delle pareti, alla controsoffittatura  in  lana di roccia e ai doppi vetri alle finestre.

Al primo piano, che grazie alla ristrutturazione è accessibile anche ai disabili, si trova un appartamento completamente rinnovato nell’arredamento e composto da una cucina, un salotto, due terrazze, due bagni, cinque camere e otto letti. Al piano terra è stata migliorata la funzionalità degli sportelli con la creazione di  un ampio ufficio e di una stanza d’ascolto, oltre ad un bagno sempre accessibile ai disabili. L’investimento complessivo è stato di 322mila euro: 193mila con i fondi europei, 94mila dalla Società della Salute e 35mila dall’Azienda USL 5.

Il Centro “Oltre il Muro” si pone l'obiettivo di creare una rete per i detenuti che escono dal carcere e di aiutare il loro reinserimento sociale e lavorativo. La struttura è attiva dal 1998 ed è il frutto della collaborazione tra Società della Salute, che investe 130mila euro l’anno per il suo funzionamento, Cooperativa il Ponte che gestisce il progetto dall’inizio e Azienda USL 5 che ha la proprietà dell’immobile. Senza scordare che l’attività del centro è svolta a stretto contatto con la magistratura di sorveglianza, l’Ufficio Esecuzioni Penali Esterne del Ministero di Giustizia e la Casa Circondariale “Don Bosco”, in cui si trova uno sportello interno.

Dal 1998 ad oggi in queste stanze hanno alloggiato 371 persone e qui si sono rivolti 1586 detenuti ed ex carcerati. Tra i servizi ci sono: l’accoglienza alle detenute e ai detenuti in permesso premio (43 persone per un totale di 108 notti di accoglienza nel 2011); l’accompagnamento in permesso premio (38 accompagnamenti per 24 persone nel 2011); 4 detenuti in esecuzione penale esterna che frequentano il centro e vi fanno volontariato; 1 inserimento lavorativo nel 2011; accoglienza ai detenuti che anche se hanno la detenzione domiciliare non hanno un posto dove andare (6 persone nel 2011);  accoglienza dei detenuti a fine pena che stanno cercando di reinserirsi (5 persone nel 2011); affidamenti come misure alternative alla carcerazione (2  persone nel 2011). E poi 759 colloqui (493 in piazza Toniolo e i restanti presso lo sportello del carcere).

"Con questo intervento abbiamo rimesso a nuovo un’altra delle tante piccole 'eccellenze' nascoste della nostra città per quanto riguarda l’impegno accanto alle persone che vivono situazioni di forte disagio, una struttura pubblica, gestita in collaborazione con il privato sociale, che in quattordici anni ha dato ospitalità notturna a diverse centinaia di detenuti ed ex detenuti, accompagnandoli nei loro non sempre facili percorsi di reinserimento sociale senza aver mai avuto il minimo problema d’integrazione con il quartiere di San Martino, a dimostrazione che se si lavora con competenza e professionalità, come in questo e in altri casi, è possibile fare in modo che i centri d’accoglienza non gravino sulla vivibilità del quartiere che lo ospita, anche quando si confrontano con realtà complesse come quella carceraria" ha spiegato il sindaco Marco Filippeschi sottolineando poi come "adesso che qualche cantiere è già chiuso ed altri sono in pieno svolgimento, emerge anche la complessità del Piuss, un programma d’interventi che ha una significativa dimensione sociale su cui è opportuno porre l’accento: oltre a questo intervento, infatti, sono in corso  quelli per la realizzazione dell’asilo nido di San Francesco e quelli per la riqualificazione del centro sociale polivalente di San Zeno. Il tutto senza contare la ricaduta sociale, in termini di miglioramento della qualità della vita per i cittadini, di ciascuno degli interventi previsti dal Piuss, a cominciare anche dallo stesso Corso Italia, il primo dei quattordici progetti che vedrà la conclusione".

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