Grandi opere: in manette anche l'ex direttore dei lavori del People Mover
Giampiero De Michelis secondo gli inquirenti ha ottenuto in modo illecito commesse e appalti in favore di società a lui stesso riferibili. Ai domiciliari anche il presidente del cda di Pisamover spa
Un'inchiesta che riguarda da vicino anche la città della Torre e la sua navetta veloce, il People Mover che a breve collegherà l'aeroporto alla stazione ferroviaria di Pisa. A finire nel mirino della Procura di Roma nell'inchiesta sulle grandi opere, l'ex direttore dei lavori del 'trenino' pisano, Giampiero De Michelis, rimasto in carica fino a dicembre 2015. De Michelis, oltre al People Mover, era direttore dei lavori anche per quanto riguarda altre due grandi opere, ovvero la tratta TAV 'A.V./A.C Milano-Genova-Terzo Valico Ferroviario dei Giovi' (Alta Velocita Milano-Genova), la cui costruzione è affidata da R.F.I. al General Contractor COCIV, e il 6° Macrolotto dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, la cui costruzione è affidata al General Contractor REGGIO CALABRIA - SCILLA s.c.p.a.
L’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova e condotta dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Genova, intrapresa in un periodo storico precedente a quello oggetto delle indagini coordinate dalla Procura di Roma, ha fatto luce sull’illecito affidamento dei lavori da parte dei funzionari del General Contractor COCIV a varie imprese esecutrici, nell’ambito della realizzazione dell'Alta Velocità Milano-Genova.
L’indagine del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Roma, avviata a febbraio 2015, ricostruisce le condotte illecite del gruppo costituito, organizzato e promosso da De Michelis e dal suo socio di fatto, Domenico Gallo, un imprenditore calabrese operante nel ramo delle costruzioni stradali, che si avvale del contributo di altre 9 persone, tra cui anche alcuni funzionari del consorzio COCIV.
Secondo gli inquirenti il direttore dei lavori, nell’ambito delle tre importanti opere pubbliche, ha “messo a disposizione” la sua funzione pubblica in favore di alcune imprese impegnate ad eseguire i lavori, ottenendo in cambio commesse e subappalti in favore di società riferibili di fatto a lui stesso ed all’imprenditore calabrese. Inoltre è stata accertata l’esistenza di rapporti corruttivi intrattenuti dal direttore dei lavori con i vertici dei General Contractor che si occupano della realizzazione delle tre grandi opere pubbliche. E' stato appurato infatti che i rappresentanti dei Contraenti Generali COCIV e REGGIO CALABRIA - SCILLA s.c.p.a., nonché del concessionario PISAMOVER S.p.a., da un lato hanno coperto gli accordi illeciti realizzati dal direttore dei lavori con le imprese sub-affidatarie dei lavori e, dall’altro, promesso allo stesso utilità, sotto forma di commesse in favore di società riferibili a lui ed al suo socio calabrese, quale contropartita per la sua disponibilità ad adottare provvedimenti favorevoli ai General Contractors/Concessionari da loro stessi amministrati.
Ventuno le persone destinatarie di misura cautelare (per 11 indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per 9 la detenzione domiciliare e per uno soltanto l’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria). Tra esse anche il presidente del cda di PisaMover spa Mariano Aprea che si trova agli arresti domiciliari.
"ANCHE ESCORT IN CAMBIO DI APPALTI"