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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Il libro nero delle morti bianche, bilancio 2012: a Pisa 4 decessi sul lavoro

Nel 2012 in Italia si sono registrate 509 morti bianche, soprattutto nel campo dell'edilizia e dell'agricoltura. In Toscana gli infortuni mortali sul lavoro sono stati 42, quattro solo in provincia di Pisa

Con l'anno nuovo arriva il tempo di bilanci per quello appena passato e, tra classifiche più o meno edificanti per le nostre città, arrivano anche quelle che non vorremo mai leggere. Così continuano i dati allarmanti per quanto riguarda le statistiche sulle morti bianche del nostro paese: l'anno appena passato ha portato con sé un bilancio di 509 incidenti mortali sul lavoro. Per capirci meglio è come se una grande azienda avesse perso tutti i propri dipendenti. Una strage quotidiana, in cui i settori più coinvolti sono sempre agricoltura ed edilizia. Le cause di morte più frequenti sono invece le cadute dall'alto e il ribaltimento di un veicolo.

Nel libro nero delle morti bianche, Pisa si trova al 57° posto, con un 23,4%  di infortuni sull'indice degli occupati e 4 incidenti mortali nell'anno appena passato. A precederla la città di Cosenza e a seguire quella di Macerata, rispettivamenta con 5 e 3 incidenti mortali. Purtroppo la Toscana primeggia nella classifica degli infortuni in ambito lavorativo, in tutto il 2012 se ne sono registrati 40: 10 a Grosseto, 7 a Livorno, 7 ad Arezzo, 6 a Firenze, 4 a Pisa, 2 a Massa-Carrara, 3 a Lucca, 1 a Siena, a Pistoia e Prato.

Anche se in termini di percentuale si è evidenziato una diminuzione degli infortuni mortali, circa l'8% in meno rispetto al 2011, le morti bianche continuano a rappresentare una grave emergenza per il nostro Paese. I dati sono stati pubblicati e analizzati dall'Osservatorio Sicurezza Sul Lavoro di Vega Engineering di Mestre.

Le regioni con il maggior numero di vittime sono quindi Lombardia (69 morti nel 2012), Emilia Romagna (61), Toscana e Veneto (42) e Sicilia (40). Le province con il maggior numero di morti bianche sono invece Modena e Brescia (19), seguite a stretto giro da Torino (15), Roma (14), Salerno e Bergamo (13) e da Bolzano e Verona (11). Le incidenze di mortalità più elevate vengono riscontrate a Grosseto (108,1) Oristano (86,7), Benevento (82,1) e Belluno (75). C’è tutta l’Italia dunque nella narrazione di un dramma che non conosce confini.

Il dettagliato studio dell'emergenza condotto dagli esperti dell’Osservatorio Vega Engineering continua l'analisi dei dati con la nazionalità delle vittime. Si scopre così che gli stranieri deceduti sul lavoro nel 2012 sono stai 57: i rumeni sono i più coinvolti in infortuni mortali. Le donne che hanno perso la vita al lavoro in Italia nel 2012 sono invece 9. La fascia d’età più colpita è quella che va dai 45 ai 54 anni e quella degli ultra 65enni.

LE MORTI BIANCHE SUL LAVORO NEL 2012 SU PISATODAY

Santa Maria a Monte: travolto da un'auto mentre raccoglieva i rifiutimorti bianche-3
Parco San Rossore: ragazzo nepalese muore al lavoro
Volterra: operaio muore incastrato tra gli ingranaggi di un macchinario
Staffoli: operaio muore schiacciato sotto un furgone
Pomarance: operaio cade da un albero e muore
 

La lista delle persone morte sul proprio posto di lavoro nelle città italiane è una classifica che imbarazza, indigna e ci fa sentire impotenti. "Libro nero" e "morti bianche" rappresentano un ossimoro, un semplice accostamento di parole che apparentemente sembrano l'una il contrario dell'altra, ma che purtroppo continuano a completarsi.

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