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Cronaca

Open Access, prime visite a tempo di record: incontri con la cittadinanza

Nei Ctp verrà spiegato il sistema messo a punto da Aoup e Asl Toscana nord ovest

Tre incontri aperti alla cittadinanza per spiegare in cosa consiste l'Open Access, ovvero il nuovo modello organizzativo per snellire le liste di attesa delle prime visite per i pazienti del territorio pisano (ex Asl 5) messo a punto con successo, ormai circa 3 anni fa, dall’Aoup e dall’Asl Toscana nord-ovest, in collaborazione con i medici di famiglia e il privato accreditato (ossia tutte le strutture sanitarie private, accreditate dal Servizio sanitario nazionale per erogare prestazioni per conto dello stesso alle medesime tariffe).
Attualmente sono 13 le linee di Open Access attivate sul territorio pisano e altre se ne aggiungeranno nel corso dell’anno: visita cardiologica (che comprende anche elettrocardiogramma ed ecocardiografia); visita neurologica; visita oculistica; visita otorinolaringoiatrica; visita dermatologica; ecografia dell’addome; ecografia mammaria; ecografia tiroidea; altre ecografie muscolo-scheletriche; Tc torace.

Agli incontri parteciperanno, insieme ai presidenti dei Ctp, il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana Carlo Rinaldo Tomassini e il dottor Marco Rossi. Il primo incontro, organizzato dai Ctp1 e 2, si terrà lunedì 19 febbraio, alle 18, nella sede della Misericordia al Cep. Il secondo incontro, organizzato dai Ctp5 e 6, sarà martedì 20 febbraio, alle 18, alle Officine Garibaldi. La data del terzo e ultimo incontro, organizzato da Ctp3 e 4, sarà definita nei prossimi giorni.

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti Carlo Rinaldo Tomassini, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana; l’assessore Andrea Ferrante e l’assessore Andrea Serfogli (in sostituzione dell'assessore Sandra Capuzzi); Giuseppe Figlini, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Pisa; Marco Rossi, cardiologo; i presidenti dei Ctp: Verter Tursi, Benedetta di Gaddo, Marco Biondi, Giacomo Mazzantini, Alfredo Solarino, Federica Ciardelli.

Open Access: come funziona?

Il segreto sta nella separazione dei flussi delle prime visite dalle visite di controllo (il cosiddetto 'follow-up'), nella conoscenza esatta della domanda mensile espressa dalla medicina generale su un determinato territorio per una determinata prestazione (es: quante visite cardiologiche al mese prescrivono i medici di famiglia sul territorio pisano?), nell’equilibrio fra domanda e offerta, nella programmazione delle prestazioni su una agenda annuale, a scorrimento giornaliero, in cui ad ogni giorno consumato se ne aggiunge uno libero; nel monitoraggio quotidiano della saturazione delle agende su uno spazio temporale di tre giorni e nella garanzia di ottenere quindi la prenotazione non oltre il terzo.

Tutto questo complesso meccanismo è stato rodato attraverso una serie di incontri fra tutti i soggetti coinvolti e oggi funziona grazie appunto al monitoraggio costante e all’aggiustamento dei numeri ogni volta che ce n’è bisogno, aggiungendo magari un paio di prestazioni laddove le agende cominciano a saturarsi.

Un altro vantaggio immediatamente generato dalla separazione dei flussi delle prime visite dalle visite di controllo è che anche la prenotazione di queste ultime ha tempi certi su base annuale.
In sostanza, il paziente che è già in carico all’ospedale non dovrà tornare dal medico di famiglia per farsi prescrivere il controllo specialistico programmato dopo 6 mesi, perché ci penserà direttamente lo specialista al termine della visita.

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