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Cronaca

Bassilichi, incontro in Regione: azienda esclude l'ipotesi licenziamenti

Al tavolo erano rappresentati Regione Toscana, Bassilichi, Comune e Provincia di Pisa. L'azienda ha ribadito i suoi piani di chiusura, assicurando il mantenimento dei livelli occupazionali ed il rapporto con l'Università

Nel vertice di oggi in Regione Toscana fra enti territoriali e azienda la Bassilichi ha tenuto il punto espresso nelle recenti precisazioni in merito al Piano industriale: chiusura del polo produttivo a Pisa, con spostamento dei 57 lavoratori a Firenze; mantenimento dei rapporti con l'Università per la parte dedicata a ricerca e sviluppo attraverso convenzioni.

La Regione, rappresentata dal consulente per il lavoro del presidente della Regione Enrico Rossi, ha riportato al rappresentante dell'azienda, il responsabile risorse umane Stefano Rogai, le istanze dei lavoratori, preoccupati per la ricaduta occupazionale della riorganizzazione in atto. Comune e Provincia di Pisa, con l'assessore Giuseppe Forte e il consigliere Gabriele Toti, hanno chiesto nuovamente alla Bassilichi di mantenere la propria attività a Pisa, con la massima disponibilità a seguire il confronto tra organizzazioni sindacali e azienda.

Da quanto emerso l'azienda intende procedere con il proprio piano industriale, puntando su diversi ambiti commerciali e virando su poli ritenuti più strategici, quindi chiudendo Pisa e spostando i lavoratori su Firenze. Nessun licenziamento, con la ricerca di ogni soluzione possibile per alleviare i disagi dei lavoratori. Bassilichi intende rimanere in rapporti con Pisa, ma evidentemente solo per il legame con l'Università.

In tempi brevi verrà avviata la trattativa con le organizzazioni sindacali, con gli enti territoriali pronti a realizzare tavoldi di confronto in caso di necessità. La chiusura della sede pisana è prevista per il 31 ottobre.

Questo il commento dell'assessore Forte: "Ci aspettiamo attenzione alle problematiche e alle esigenze dei lavoratori e la possibilità che da questo confronto, anche difficile sulle necessità di riorganizzazione aziendale, ci possa essere un margine per una permanenza sul territorio dell'azienda. Ribadisco che il comune di Pisa è aperto a forme di collaborazione e supporto di idee progettuali, lo abbiamo fatto e lo facciamo con molte imprese, proponendoci come città reale della sperimentazione e dell'innovazione"

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