Qualità della vita: Pisa in 35/ma posizione, male il Meridione
Da una ricerca effettuata dall'Università La Sapienza di Roma per ItaliaOggi risulta essere Trento, per il secondo anno consecutivo, la provincia dove si vive meglio, chiude la classifica Trapani
Pisa al 35° posto nella classifica sulla qualità della vita su 103 città. Perde ben 19 posizioni rispetto all'anno passato quando si trovava in 16ª posizione. Preoccupa il dato sulla criminalità che vede Pisa ricoprire il 90° posto. Questo il responso di una ricerca effettuata dall'Università La Sapienza di Roma per ItaliaOggi. Al primo posto si conferma per il secondo anno consecutivo Trento, seguita da Bolzano e Pordenone. In Toscana la provincia dove si vive meglio è Siena che ricopre la 14ª posizione mentre quella dove la qualità della vita è più bassa è Prato, che si trova in 68ª posizione nella classifica nazionale. Nelle ultime cinque posizioni tutte province meridionali: Agrigento, Catania, Enna, Napoli e Trapani.
Dalla ricerca emergono anche altri aspetti di interesse come sottolinea lo stesso quotidiano ItaliaOggi. Oltre al dato un pò scontato che la crisi economica ha portato ad un peggioramento complessivo della qualità della vita, percepito appunto in modo più acuto nelle regioni meridionali, vi è la sorpresa di una sostanziale tenuta dei livelli di benessere nei grandi centri urbani. In effetti, se è vero che dai primi anni '80 le grandi città hanno continuato a perdere abitanti, da qualche tempo si registra una netta inversione di tendenza: la popolazione delle metropoli ha ricominciato a crescere, un chiaro indice di miglioramento della qualità della vita. Il motivo è semplice: le città hanno ripreso ad attirare investimenti.
Secondo Edward Glaeser, uno dei massimi esperti di economia urbana, le grandi metropoli in tutto il mondo si stanno attivando per reinventarsi. I due pilastri di questo processo sono l’istruzione e la libera impresa. Sono questi i fattori determinanti che consentono alle città di superare per prime i momenti di crisi dei sistemi economici. Dai dati della ricerca sulla qualità della vita di ItaliaOggi emergono, in netta controtendenza con la situazione media italiana, segnali evidenti di aumento del benessere nelle grandi città. Restano stabili gli aspetti negativi, come l’inflazione o il costo degli immobili, mentre migliorano quelli positivi, come il livello medio dei consumi, il valore aggiunto pro capite, i depositi bancari, la qualità dell’ambiente.
Ecco la classifica completa: