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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Sanità, infermieri lasciati a digiuno: Nursind chiede il buono pasto

Il sindacato denuncia l'assenza di pasti nei giorni festivi e durante le sere e le notti in corsia nelle strutture dell'Aoup, di Pontedera e Volterra

Mensa chiusa e nessun buono pasto riconosciuto per i turnisti che così devono organizzarsi a proprie spese per il pasto che, come prevede la legge, è invece un loro diritto. Nursind (il maggiore sindacato degli infermieri) ha deciso di scendere in campo e di richiedere (anche attraverso i propri legali) il riconoscimento di quel diritto che ad oggi viene negato. Anche in AOUP e negli ospedali di Pontedera e Volterra. Una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che chi non ha la possibilità di fruire della mensa la sera e nei festivi ha comunque il diritto di vedersi riconosciuto l’equivalente economico del buono pasto. E gli infermieri pisani  in mensa non riescono ad andare, non solo perché alle 15 il servizio chiude ma soprattutto perché ovviamente non possono lasciare l’assistenza. La richiesta è chiara: per chi fa il turno del pomeriggio (dalle 14 alle 21) e della notte (dalle 21 alle 7) non potendo accedere alla mensa deve essere erogato il buono pasto o data la possibilità di mangiare.

"Il buono pasto è un diritto che nelle nostre aziende viene negato perché le mense sono chiuse la sera e nei giorni festivi. Ma gli infermieri la sera, di notte, la domenica, a Natale, a Pasqua e a Ferragosto lavorano lo stesso - denuncia Nursind - ma, ironia della sorte, a loro non è concesso il diritto di mangiare. Un problema che negli ultimi due anni di pandemia viene particolarmente sentito dagli infermieri. 'Eroi' lasciati a digiuno se lavorano quando la mensa è chiusa. 'Eroi' che per l’ennesima volta vengono beffati dalla istituzioni".

"Siamo stanchi di questo ennesimo menefreghismo nei confronti di quelli che vengono definiti dalle direzioni generali e dai politici eroi, ma che poi vengono lasciati con la pancia e il portafoglio vuoti. Il Nursind sta portando avanti questa battaglia per il riconoscimento del recupero del buono pasto per gli infermieri turnisti h24 e h12 con turno di 7 ore che non hanno fruito della mensa. Sono già oltre 500 gli infermieri pisani per i quali lo studio legale di Nursind ha inviato ad AOUP e TNO l’interruzione di prescrizione del diritto al risarcimento per gli ultimi 5 anni (mediamente 3000 euro complessivi) e la richiesta di poter esercitarlo in futuro" conclude la nota del sindacato.

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