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Cronaca

Partono i primi lavori per il nuovo terminal dell'aeroporto Galilei: tappe e investimenti

Simbolico taglio del nastro per il cantiere preparatorio che apre la strada al blocco di interventi per oltre 48 milioni complessivi

Un primo pacchetto di opere, definito "lavori preliminari", da concludersi in 240 giorni. Poi, prima della fine dell'anno, l'inizio del vero e proprio intervento per la riorganizzazione ed apliamento del terminal dell'aeroporto di Pisa. Un piano di lavori per complessivi 48,2 milioni di euro, destinato a concludersi nel 2024; sul lungo periodo le risorse che Toscana Aeroporti mette sul piatto sono in tutto pari a 88 milioni, fino al 2035. Il simbolico taglio del nastro di stamani, 15 marzo, ha dato il via ufficiale a quella che si spera sia la definitiva ripartenza del comparto economico legato al trasporto aereo, come hanno a gran voce rimarcato le stesse istituzioni presenti alla cerimonia. 

Gli onori di casa sono stati fatti dal presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai, che ha sottolineato come "a 2 anni dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, l'impatto della pandemia è ancora molto presente. Il settore ha sofferto e continua a soffrire tanto. La società però, insieme a tutti gli stakeholder del territorio, ha saputo resistere e rilanciare con un piano di sviluppo che non era scontato". "La società - ha aggiunto - ancora non fa utili, come nell'ultimo anno. Ma la volontà di Toscana Aeroporti è quella di andare avanti: ad ogni crisi seguono repentine rinascite. Pisa è e sarà il baricentro del sistema aeroportuale toscano". 

L'amministratore delegato Roberto Naldi ha inizialmente descritto i primi lavori in vista, tracciando il quadro del prossimo futuro. Il cantiere, visibile per i passeggeri dalle transenne nei pressi degli arrivi, ha il valore di circa 8,2 milioni. Prevede la bonifica del terreno da eventuali ordigni bellici, la realizzazione di un nuovo by-pass fognario lungo circa 130 metri, la predisposizione parziale dei collegamenti elettrici previsti per le infrastrutture tecnologiche e l'implementazione del primo tratto di un nuovo canale di raccolta acque di esondazione lungo circa 80 metri. "Lavori propedeutici al nuovo terminal - ha detto Naldi - che rallenteranno durante il periodo estivo per ridurre al minimo il disagio sui passeggeri, per poi ricominciare in autunno e continuare senza soluzione di continuità con gli interventi di ampliamento vero e proprio del terminal".

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Naldi ha anche rilanciato sulla necessità che la Regione Toscana sia presente nel sostegno finanziario del Galilei. "Non sono previsti nell'attuale master plan dei lavori - ha segnalato al presente presidente regionale Eugenio Giani - interventi come nuove piazzole per gli aerei, sviluppo di sistemi, vie di rullaggio. Sviluppare il terminal non serve se non cresce anche l'aeroporto". Nel medio-lungo termine, 2025-2035, si concluderà la realizzazione del nuovo distaccamento dei Vigili del Fuoco e l'implementazione delle successive fasi di ampliamento del terminal, "che sarà pronto allora ad ospitare oltre 7 milioni di passeggeri". Il secondo blocco di lavori, ipotizzati nel decennio 2025-2035, ha un valore di 40 milioni. 

Anche il Comune di Pisa partecipa ai lavori preliminari, con la sottoscrizione di un'apposita convenzione da 271mila euro per la sicurezza idraulica. "Ci rende più tranquilli l'avvio dei lavori al terminal - ha detto il sindaco Michele Conti - ci abbiamo anche lavorato con questo cofinanziamento. L'aeroporto è un'eccellenza per il trasporto di tutta la Toscana, rimane il problema dell'asse Milano-Firenze-Bologna-Napoli, ma è un bene che ci siano ragionamenti in corso sul tema". Sulla stessa linea anche l'intervento del presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori.

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La rilevanza dell'avvio dei lavori è stata salutata con favore anche dal presidente dell'Enac Pierluigi Di Palma, intervenuto per l'occasione. "Le società aeroportuali - ha detto - dalla liberalizzazione di 25 anni fa, hanno la responsabilità di sviluppare il settore, con necessità di attrarre traffico in un contesto internazionale. E' un impegno da premiare. L'esclusione dal Pnrr del settore aeroportuale resta ancora un mistero, probabilmente una preclusione ideologica, come se la pandemia sia stata una responsabilità degli aerei. Oggi è il sistema di trasporto più sicuro e controllato. Ho suggerito - ha concluso - di rendicontare i lavori con i modelli del Pnrr, perché credo che l'impostazione attuale possa cambiare e questi investimenti possano in futuro rientrare nei sostegni previsti dal Pnrr stesso".

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