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Cronaca La Vettola / Via Livornese

Da Pisa al mare in bici ma solo nel 2019

I lavori per la realizzazione del primo tratto della ciclabile di via Livornese sono in ritardo di circa un mese mentre per il tratto che da via Isola del Giglio condurrà a Marina, già finanziato, non esiste ancora un progetto definitivo

La pista ciclabile di via Livornese, che collegherà La Vettola a Marina di Pisa e che permetterà di raggiungere il mare in bicicletta, sarà completata nella primavera del 2019. E' questo il dato principale emerso grazie ad una interrogazione di Nap-FdI-An. Al momento è infatti "in corso - scrive l'assessore alla Mobilità, Giuseppe Forte rispondendo all'interrogazione - la redazione del progetto definitivo, in capo a Pisamo, della tratta che da via Isola del Giglio condurrà a Marina di Pisa occupando il sedime del 'Trammino'". Un progetto che "è stato recentemente finanziato dalla Regione Toscana con fondi europei e con un consistente finanziamento del Comune di Pisa" ma che potrà essere messo a gara solo "con la definizione del progetto definitivo". 

Procedono intanto, seppur in ritardo rispetto al cronoprogramma, i lavori per realizzare il primo tratto della pista ciclabile, quello cioè che da via Giannutri condurrà a via Isola del Giglio. "I lavori registrano poco più di 30 giorni di ritardo - spiega ancora Forte - in quanto è stato necessario risolvere alcune situazioni prevalentemente legate allo scolo delle acque della strada".

L'assessore spiega anche la scelta di non utilizzare, per questo primo tratto di ciclabile, il sedime del trammino (sedime lungo il quale correranno invece i successivi 9 chilometri di ciclabile, che permetteranno di raggiungere il mare in bicicletta, ndr). Una scelta che ha determinato, secondo Nap-FdI-An, "un restringimento eccessivo in molti punti della carreggiata". "Si è ritenuto di adottare il sito attuale - scrive Forte - affinché la ciclopista dell’Arno fosse anche a servizio di via Livornese e della popolazione residente, e quindi non solo di transito dal mare verso la città, ma prontamente fruibile da tutto l’insediamento abitativo su via Livornese". Il restringimento della carreggiata, secondo l'assessore, implicherà inoltre anche "la diminuzione della velocità degli autoveicoli su questo tratto di strada, aumentando la sicurezza dei cittadini del quartiere".

Tra le criticità segnalate da Nap-FdI-An anche il fatto che "le parti già asfaltate della pista ciclabile sono 'aperte' al traffico ciclopedonale senza la necessaria segnaletica orizzontale e verticale, l'illuminazione e le protezioni". "Eseguire una recinzione di 1,3 km - risponde l'assessore Forte - non sembra possa essere una soluzione ragionevole, soprattutto dove le condizioni della pista possono definirsi, dal punto di vista dei lavori di finitura del manto e dei cordoli, ormai pressochè terminate. Inoltre l’illuminazione della strada preesistente è sempre attiva e consente un certo illuminamento della pista". 

Le risposte dell'assessore Forte non hanno però soddisfatto il gruppo di Nap-FdI-An. "Le risposte alla nostra interrogazione - afferma il consigliere di Nap-FdI-An, Maurizio Nerini - sono clamorose: secondo Forte il restringimento della carreggiata favorirebbe 'la diminuzione della velocità degli autoveicoli aumentando la sicurezza dei cittadini del quartiere'. Un'affermazione molto discutibile. L’assessore ci dice anche che non è stata eretta una recinzione di protezione perché per 1,3 chilometri del cantiere sarebbe stato irragionevole. Allora lo ha lasciato aperto, in osservanza di quali regole di sicurezza non si sa. Nessuna presa di posizione infine - continua Nerini - nei confronti di punti pericolosi all’intersezione fra via Livornese e l’inizio della pista ciclabile, nei pressi del ponte sul Navicelli, sulla rotatoria e nemmeno per la porzione di cordolo che fuoriesce verso la strada all’altezza della piazzetta dove è ubicato un negozio di macelleria, ad oggi veramente mal segnalato".

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