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Cronaca

Ikea sul nodo assunzioni: "Non ci sono criteri di distanza geografica"

Dopo la polemica tra il primo cittadino di Pontedera e l'amministrazione comunale pisana sulle assunzioni nel punto vendita, la stessa catena dell'arredamento interviene per fare chiarezza sulla questione

Nessun criterio di distanza nella selezione del personale. Interviene nella querelle tra Pisa e Pontedera la stessa Ikea, dopo la polemica innescata dal sindaco pontederese Simone Millozzi che aveva decretato come non giusto il criterio per il quale lo store dell'arredamento avrebbe dovuto assumere solo lavoratori che risiedessero a massimo 20 minuti di distanza dal punto vendita, escludendo così Livorno, Lucca e la stessa Pontedera. "Noi - ha sottolineato il responsabile della comunicazione di Ikea, Valerio Di Bussolo - selezioniamo i nostri dipendenti solo sulla base dei loro curricula, della loro esperienza e della loro competenza. Quindi non abbiamo mai affermato che le assunzioni saranno selezionate in un determinato territorio, anche se è comunque un fatto che il nostro personale sia composto da persone che abitano piuttosto vicino ai negozi dove lavorano. Ma questa non è una regola e non può esserlo".

Il Comune di Pisa, tuttavia, ha precisato di non avere mai chiesto assunzioni locali, ma solo di avere "lavorato per creare opportunità di sviluppo al territorio, tuttavia durante i colloqui informali con Ikea fu la stessa multinazionale ad affermare che gran parte dei circa 300 nuovi posti di lavoro che si creavano avrebbero avuto una ricaduta locale". "Da parte nostra - ha concluso l'amministrazione - abbiamo solo chiesto la possibilità di creare all'interno del nuovo store di Ikea un punto informazioni turistico e che nelle loro campagne pubblicitarie si faccia esplicito riferimento a Pisa accostandola a un brand di fama mondiale". (fonte Ansa)

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