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Cronaca

Manifestazioni storiche: resta il Capodanno Pisano

Trovata l'intesa con la Regione Toscana che emetterà un bando per finanziare le iniziative dei Comuni toscani che celebrano il 25 marzo. La Regione coordinerà i vari eventi sotto il nome di 'Capodanno dell’Annunciazione o dell’Incarnazione'

Il 25 marzo rimarrà il Capodanno Pisano. È questo il risultato raggiunto dall’incontro tra l’assessore alle Manifestazioni Storiche del Comune di Pisa Federico Eligi e il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani. "Sono soddisfatto per l’esito dell’incontro. Non ci sarà più il nome 'Capodanno Toscano', che evocava il periodo storico del Granducato. Tutti i Comuni, Pisa primo fra tutti, che anticamente festeggiavano la ricorrenza del 25 marzo, avranno autonomia di organizzare le proprie iniziative con il proprio nome - spiega l’assessore Eligi - la Regione le coordinerà come 'Capodanno dell’Annunciazione o dell’Incarnazione' e con un apposito bando pubblico le finanzierà".

Cancellata anche l’inaugurazione in grande stile del restauro della Cupola del Brunelleschi prevista per il 25 marzo a Firenze. Invece la Regione per l’occasione aprirà al pubblico il Palazzo del Consiglio Regionale con la mostra dei pittori contemporanei sul tema dell’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria. Il presidente del Consiglio Regionale la mattina del 25 marzo sarà a Pisa per le celebrazioni del Capodanno Pisano.

“Sono contento di essere riuscito a trovare una sintesi tra le diverse posizioni - ha sottolineato il consigliere regionale Antonio Mazzeo - e mi fa piacere che il presidente Giani abbia riconosciuto il protagonismo e la centralità del Capodanno Pisano. Si tratta di una esperienza che rappresenta una importante tradizione della nostra regione, nella quale tantissimi cittadini si identificano e si sentono protagonisti".

Capodanno Pisano 2016 (Foto Tommaso Fabiani/PisaToday)

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