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Cronaca Calambrone

Calambrone, condominio invaso dai topi per l'incuria della zona: "Comune assente"

Una petizione firmata da oltre 120 residenti del condominio 'Le Navi' chiede dei cassonetti su strada, perché il porta a porta attira i roditori. L'amministratore: "Ci sono gli stalli blu, ma non le manutenzioni"

Un topo nel forno a microonde. E' successo anche questo nel condominio 'Le Navi' a Calambrone, fra le vie Le Mimose e De André. L'invasione di roditori va avanti da circa un anno, con gli animali attirati dai rifiuti che vengono lasciati nei pressi delle abitazioni per il porta a porta, in quanto la struttura non ha gli spazi idonei per dotarsi di un'area ecologica interna, come da prescrizione dell'ordinanza comunale. A pesare è la generale incuria della zona.

E' quando affermano i cittadini stessi, che tramite l'amministratore di condominio Alfonso Romeo hanno inoltrato una petizione al Comune per chiedere la previsione di cassonetti su strada, come ce ne sono nel resto del litorale. Una situazione che diventa critica dal punto di vista igienico-sanitario durante l'estate. Sono coinvolti 73 appartamenti, in 123 hanno sottoscritto la richiesta protocollata lo scorso 11 gennaio. "Ho anche scritto più volte a Comune, Asl e Geofor - afferma l'amministratore - ma non ho mai ricevuto risposta".

"Tutto è partito un anno fa - racconta Romeo - quando ci furono nell'ex ospedale americano le esercitazioni dei Vigili del Fuoco, prima dell'estate. Evidentemente le operazioni hanno spinto i topi in altre zone e questi sono stati attirati dagli odori dei rifiuti, lasciati fuori dalle case per il porta a porta. Tale metodo di raccolta differenziata è stato fissato dal Comune con l'apposita ordinanza. Il condominio non è dotato di spazi utilizzabili come area ecologica, quindi i condomini sono costretti a mettere i mastelli fuori la porta, con tutti i problemi di degrado che ne derivano".

Ecco quindi la richiesta dei cassonetti su strada: "Ci sono a meno di un chilometro a Tirrenia e Marina, perché a Calambrone no? Abbiamo speso migliaia di euro per pesanti derattizzazioni, il Comune stesso, dopo diverse difficoltà, ci ha aiutato, ma non è stato risolto niente. Il tutto è certamente aggravato da una complessiva trascuratezza del quartiere, mancano manutenzioni. Lavori che pare il Comune non possa fare su via De André, perché la strada non è stata acquisita durante il rapporto fra il costruttore e il Comune stesso rispetto gli oneri di urbanizzazione. Il risultato ad esempio è che la spazzatrice per la pulizia stradale su via Le Mimose passa, su via De André no. E qua però c'è il paradosso: il Comune non può intervenire, ma gli stalli blu ci sono".

I disagi per i residenti sono evidenti: "Una signora si è trovata la casa invasa dai topi. E' stata costretta ad usare un repellente ad ultrasuoni nella sua abitazione. Alla fine se ne è trovato uno nel posto più impensabile, dove non arrivava l'ultrasuono: nel microonde". L'impatto è negativo sul quartiere: "Oltre al disagio, che diventa problema igienico-sanitario, è anche brutto vedere i rifiuti così esposti, siamo a due passi da un campeggio. Non è una bella figura per il litorale e la città con i turisti". 

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