La morte di Kumar Sanoy: cittadinanza per le vittime del lavoro
La proposta è stata avanzata dai Cobas al sindaco di Pisa Marco Filippeschi dopo la morte del ragazzo nepalese che non è riuscito a sopravvivere dopo aver ricevuto un calcio da un cavallo all'ippodromo di San Rossore
Dopo la morte di Kumar Sanoy, il lavoratore nepalese deceduto in seguito a un incidente avvenuto il 23 febbraio scorso all'ippodromo di San Rossore, i Cobas hanno lanciato la proposta al sindaco di Pisa Marco Filippeschi: concedere la cittadinanza onoraria per tutte le vittime delle morti sul lavoro.
In una lettera indirizzata al primo cittadino, i Cobas propongono "di sostenere le spese del funerale del nepalese" ma anche "di dare la cittadinanza onoraria a tutti i lavoratori e le lavoratrici, che da oggi in poi cadranno sul lavoro, come segnale di attenzione verso la piaga delle morti bianche". "Importante - concludono i Cobas - sarebbe una presa di posizione ufficiale della giunta a sostegno della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro a Pisa e provincia, per esempio potenziando la sorveglianza sui cantieri comunali per dare un esempio che educhi al rispetto delle normative di sicurezza nei luoghi di lavoro, per salvaguardare la salute di chi spesso opera in condizioni precarie".
Intanto proseguono le indagini sulla morte del ragazzo nepalese che era finito in coma dopo aver ricevuto un calcio da un cavallo nel Parco di San Rossore. Dopo una lunga agonia le sue condizioni sono precipitate e il giovane non è riuscito a salvarsi. Resta da capire come mai il ragazzo si trovasse lì e se lavorasse al nero oppure no.