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Cronaca

La città ecologica: bene il tram ma passi dai lungarni

Attraversi Pisanova e offra soluzioni per il traffico di pendolarismo. Sia un Tram-treno

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

La Città ecologica giudica positivamente la scelta del Comune di Pisa di partecipare al bando nazionale per il finanziamento dei trasporti rapidi di massa, con il progetto di una linea tranviaria in sede propria, in controtendenza rispetto a soluzioni palesemente errate e improduttive, come il People Mover. Auspichiamo che questa corretta scelta trasportistica sia supportata da un livello di progettazione adeguato, dal momento che la procedura di assegnazione dei finanziamenti è, a quanto ci risulta, molto selettiva e impegnativa, fin dalla documentazione e delle valutazioni di fattibilità richieste. Ma nuova linea tranviaria sull’asse Stazione ferroviaria–nuovo ospedale di Cisanello, almeno nella forma apparsa sulla stampa, presenta a giudizio de La Città ecologica alcune criticità: 1) Mancanza di una pianificazione complessiva almeno a livello comunale, ma meglio se in un ambito d’area vasta, tale da individuare un sistema infrastrutturale integrato, da realizzare per lotti; 2) Tracciato troppo esterno al centro storico, l’area cittadina origine/destinazione della più grande quantità degli spostamenti: 3) Tracciato troppo periferico rispetto al quartiere di Pisanova–Cisanello, principale bacino di potenziale utenza della nuova infrastruttura. Alla luce di queste sintetiche valutazioni, La Città ecologica propone di valutare e confrontare, in termini di fattibilità tecnico-economica, tracciati alternativi che, fermo restando la localizzazione dei capilinea, Stazione ferroviaria e Ospedale di Cisanello, percorrano trasversalmente il centro storico, utilizzando gli assi di scorrimento dei lungarni, e attraversino il quartiere di Pisanova, intercettando una maggiore quota di passeggeri. Propone inoltre che al capolinea dell’Ospedale siano localizzati grandi parcheggi scambiatori in grado di intercettare il bisogno di mobilità pendolare da e per San Giuliano, Cascina ed il Lungomonte pisano. La linea proposta sia pensata come la prima di un disegno organico di altre nuove linee ferrotranviarie cittadine. Oltre all’annunciato ripristino del trammino per il litorale, occorre prevedere in primis una linea urbana che dalla stazione porti alla Piazza dei Miracoli e termini al Parcheggio scambiatore di via Pietrasantina. Occorre che le linee urbane siano pensate collegate con i binari ferroviari in modo da utilizzale la linea per Cascina-Pontedera, quella per San Giuliano-Lucca, quella per Viareggio, quella per Livorno come una rete metropolitana d’area vasta. A tale proposito la progettazione in corso della prima linea tranviaria urbana deve tenere conto della compatibilità tecnica con i sistemi ferroviari esistenti, scegliendo la tecnologia del tram-treno. In quest’ottica è necessario aprire un confronto con la Regione perché nel CONTRATTO DI SERVIZIO PER IL TRASPORTO PUBBLICO FERROVIARIO DI INTERESSE REGIONALE E LOCALE, TRENITALIA si apra alla tecnologia del Tram-Treno, superando le attuali resistenze puramente gestionali, visto che tale tecnologia è ampiamente utilizzata in tutta Europa.

Associazione ambientalista LA CITTÀ ECOLOGICA
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