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Cronaca

Inquinamento dell'aria, allarme polveri sottili: "Si esprima la politica"

Nasce a Pisa l'associazione 'La Città Ecologica' per la promozione della riconversione ecologica della mobilità. Costantemente superati i valori-guida indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità

Non c'è la criticità che si vive in altre zone d'Italia, ma la questione inquinamento atmosferico a Pisa desta preoccupazione. Lo sostiene, e per questo è in corso di costituzione, l'associazione 'La Città Ecologica', in prosecuzione della discussione lanciata dal convegno 'Politiche dei trasporti per una mobilità ecologica a Pisa e nell'area vasta. Dal tram-treno alla mobilità dolce' che si è svolto a Palazzo Gambacorti lo scorso 23 gennaio. "Siamo i relatori pisani del convegno di Amt Toscana - spiega uno degli esponenti, Pierluigi D'Amico - abbiamo deciso di proseguire a livello locale questa esperienza. Con me ci sono altri esponenti di vecchia data dei temi ambientali".

D'Amico è stato fra i fondatori di Legambiente negli anni '80 ed assessore nella giunta Floriani, area Verdi. Lo scopo dell'associazione è quello di promuovere la riconversione ecologica della città, con un ripensamento della mobilità verso una riduzione dei flussi di traffico. "Vorremmo che la politica si esprimesse di più sulla questione, non solo su aspetti come la sicurezza. Il nostro obiettivo è far emergere i problemi e promuovere iniziative, ma anche quello di far prendere posizione alla politica. Ovviamente siamo fuori dai partiti, non siamo candidati da nessuna parte".

Polveri sottili: i dati di gennaio

I dati raccolti dai monitoraggi Arpat da 'La Città Ecologica' mostrano già alcuni superamenti dei limiti previsti per gennaio 2018. Per le PM10 la stazione di Pisa Borghetto ha superato una volta i 50 ugr/mc, mentre per le PM2,5 i superamenti del valore medio annuale di 25 ugr/mc sono stati 7, per la stazione di Pisa I Passi sono stati 5. I valori medi registrati nel mese sono stati per le PM10 31,9 per Pisa Borghetto e 24,8 per I Passi, meno della media annuale limite di 40 ugr/mc, ma più dei parametri suggeriti alle nazioni dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, valore di media annuale pari a 20 ugr/mc. Stesso discorso per le PM2,5: 19,2 Pisa Borghetto e 15,6 I Passi, valore medio annuale previsto 25 ugr/mc, valore guida dell'OMS annuale 10 ugr/mc.

"Gli Stati non fissano parametri più bassi, come dice l'OMS, perché sanno che sforerebbero sempre - afferma D'Amico - la situazione dell'inquinamento atmosferico in città è sicuramente migliore di quella che si registra al nord, dove la situazione è decisamente allarmante. Non stiamo paragonando Pisa a Torino, dove ci sono già stati vari blocchi del traffico. La situazione però non è tranquilla. I dati rilevati nelle due centraline mostrano come non siano rispettati i valori guida individuati dall'OMS come limite per la salvaguardia della salute umana".

In particolare " tenendo conto che nessuna delle due stazioni è collocata dove presumibilmente è maggiore l'inquinamento da traffico, dal momento che anche quella di piazza del Rosso è sì in una zona abbastanza trafficata (ma c'è di molto peggio) ma sufficientemente ventilata, di fatto essendo collocata sul lungarno Buozzi. La soluzione, l'unica possibile - conclude D'Amico - è nota da tempo: ridurre drasticamente tutti i flussi di traffico motorizzato ed ampliare lo spazio e le infrastrutture per la mobilità ecologica (pedonale, ciclabile, elettrica)".

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