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Cronaca

La Regione si impegnerà a finanziare il diritto allo studio?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Più volte sui giornali quest’estate si è parlato delle problematiche del Diritto allo Studio rispetto al contenzioso con l’Agenzia delle Entrate sul trattamento dell’IVA. Nonostante ci fossimo da tempo espressi chiedendo alla Regione un impegno economico forte, la vicenda si è conclusa con ripercussioni sugli studenti, cosa che continuiamo a considerare inaccettabile.

Le conseguenze hanno portato: la riduzione del contributo monetario agli studenti borsisti alloggiati nelle residenze, la cancellazione della borsa servizi e il mancato adeguamento del DSU Toscana ai parametri nazionali per la borsa di studio.

Al momento, infatti, la Toscana si trova al di sotto della media delle altre regioni italiane per quanto riguarda i parametri per accedervi, e contemporaneamente è stata cancellata la borsa servizi. In particolare quest’ultima era una misura sicuramente riduttiva rispetto alla borsa di studio stessa, ma garantiva comunque un sostegno importante per coloro che, pur non rientrando per poco nelle soglie per accedere al beneficio della borsa, si trovano in una situazione economica equiparabile a quella degli studenti effettivamente borsisti.

Grazie alle proteste degli studenti avvenute quest’estate, la regione si è impegnata a garantire la copertura economica al DSU per il futuro, sopperendo alle mancanze nazionali. Queste continuano a persistere, cosa che si evince facilmente dai 20 milioni aggiuntivi investiti sul diritto allo studio in legge di stabilità, a fronte dei 150 milioni che sarebbero necessari per ottenerne un funzionamento ottimale. Inoltre, davanti agli studenti in presidio sotto il Consiglio Regionale e ad i capigruppo di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Sì Toscana a Sinistra, l’assessore regionale Monica Barni ha dichiarato che l’attivo dell’ultimo bilancio del DSU, per legge reso alla Regione Toscana, sarebbe stato utilizzato come investimento aggiuntivo al normale finanziamento dell’azienda.

Conclusasi la questione dell’IVA, la situazione attuale necessita indubbiamente di un impegno chiaro e forte da parte della Regione Toscana, le necessità degli studenti non possono più essere ignorate e il Diritto allo Studio calpestato.

Chiediamo pertanto che vengano stanziati i fondi necessari per il buon finanziamento del Diritto allo Studio, a partire dalla reintroduzione da subito della borsa servizi.

Chiediamo che siano stanziati fondi per permettere all’azienda di assumere il personale necessario, cominciando dal settore della ristorazione dove ormai da troppo tempo il numero di lavoratori non è adeguato ai turni. Questo ha portato al sovraccarico del personale presente, che non viene rafforzato per mancanza di assunzioni, con conseguenti ulteriori disagi agli studenti.

Stando alle parole dell’assessore regionale Barni, la possibilità per la Regione Toscana di trovare i fondi necessari a questi investimenti esiste, anzi, a detta sua è di facile riuscita.

La responsabilità della decisione finale si rimette alla volontà politica della giunta regionale: continuare a guardare dall’altra parte mentre i diritti degli studenti e delle studentesse vengono meno, oppure cominciare a garantire una parte di quei diritti non rispettati.

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