La scomparsa dell'imprenditore Antonio Madonna: il ricordo del sindaco Marco Filippeschi
Il primo cittadino in giornata ha fatto visita alla salma lla Clinica di San Rossore. «Proprio grazie all'estro e alla determinazione di Antonio, la famiglia Madonna ha rappresentato un modo innovativo e moderno di fare impresa nella nostra città»
«Voglio esprimere alla famiglia, al figlio ed ai fratelli Raffaele e Roberto, le condoglianze e la vicinanza più sentite mie e della città per la scomparsa di Antonio Madonna e anche il rammarico per una perdita inaspettata e prematura di una persona vera e di un uomo che avrebbe dato ancora molto alla nostra comunità». Così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ha voluto ricordare l'imprenditore scomparso stamani (sabato 21 settembre) all'età di 75 anni che, insieme ai fratelli, nel 1955 scelse Pisa come cuore delle molteplici attività dell'azienda: «Mi fa piacere qui ricordare le parole con cui i tre fratelli spiegarono i motivi che li spinsero a lasciare Sapri per Pisa: Fu una scelta strategica perchè Pisa è una città vivibile, dal clima gradevole, con un'università importante, vicina al mare, alle colline e ai monti e per questo dissero - la preferimmo a Firenze» ha proseguito il primo cittadino che in giornata ha fatto visita alla salma alla Clinica di San Rossore.
«La famiglia Madonna nella nostra città, grazie proprio all'estro imprenditoriale e alla grande determinazione di Antonio ha concluso
Filippeschi -, ha rappresentato un modo moderno e innovativo di fare impresa diversificando le attività: opere civili e elettrificazione ferroviaria, settore turistico alberghiero e strutture sanitarie: voglio ricordare, al riguardo, anche la scelta di partecipare da azionisti alla gestione del nostro aeroporto, dopo l'acquisizione della Clinica di San Rossore e del complesso delle Benedettine e, negli ultimi anni, pure l'impegno nella realizzazione della nuova Calambrone cui si era dedicato in modo particolare proprio Antonio».