'La scuola inizia allo stadio': un quadrangolare per allenare ai valori del dono e della legalità

La scuola, il calcio, la donazione e la legalità. Quattro temi che sulla carta possono apparire lontanissimi fra loro. Ma riuniti su un terreno verde possono dare il via ad un percorso di sensibilizzazione e di aiuto unico in tutta Italia.

Un quadrangolare educativo

Sabato 23 settembre, a partire dalle ore 9, il prato e gli spalti dell'Arena Garibaldi faranno da teatro e scenografia suggestiva ad un evento unico nel suo genere. La 'Nazionale attori italiani', la rappresentativa della Città del Vaticano, la rappresentativa dei magistrati italiani e la selezione di 'Pisa Grande Cuore' si sfideranno in un quadrangolare di calcio con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani studenti delle scuole superiori e delle terze medie cittadine ai temi della donazione e della legalità.

'La scuola inizia allo stadio' segna la prima iniziativa sul territorio pisano che va nella direzione di coinvolgere la gran parte degli alunni della città, numerosi personaggi nazionali dello spettacolo e due rappresentative di altrettante istituzioni centrali per l'Italia e non solo, attorno a dei valori che la società, e le nuove generazioni in particolare, è chiamata a riscoprire. L'anno scolastico verrà inaugurato nel maggiore impianto calcistico cittadino con una sorta di 'allenamento alla solidarietà'.

L'iniziativa è stata promossa ed organizzata dalle associazioni Avis, Admo e Agbalt di Pisa, insieme alla collaborazione ed al patrocinio del Comune di Pisa, del Provveditorato agli studi, della Provincia di Pisa, della Regione Toscana, del Pisa Sporting Club 1909 e dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Un ruolo importante nell'allestimento della manifestazione lo ha ricoperto il vice sindaco Paolo Ghezzi, che è anche presidente di Admo e Avis, nonché coordinatore del comitato 'Pisa Grande Cuore': "Voglio prima di tutto ringraziare tutti i soggetti istituzionali e volontaristici, che hanno contribuito affinché il progetto diventasse realtà. Migliaia di ragazze e ragazzi delle nostre scuole affolleranno le gradinate del nostro stadio, ed assisteranno ad una giornata che avrà nel quadrangolare il simbolo del dono e della legalità".

Per l'occasione l'Arena Garibaldi sarà aperta esclusivamente agli studenti ed ai loro accompagnatori, per accentuare ancor di più il target che la manifestazione intende raggiungere. Una fascia di età che secondo il provveditore agli studi di Pisa, Luigi Sebastiani, è quella potenzialmente più importante. "I ragazzi sono gli adulti del domani, e se li educhiamo fin da giovani a determinati valori, nel futuro potremo avere una popolazione che fa del dono e della legalità i propri valori fondativi - ha spiegato il dottor Sebastiani - sono convinto che questa giornata potrà diventare un vero e proprio simbolo di riconoscimento della città di Pisa in tutta Italia. C'è bisogno che gli adolescenti tocchino con mano, e vedano con i loro occhi, cosa significa lavorare e sostenere la donazione e la legalità".

Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore Marilù Chiofalo, che ha sottolineato come "il campo di gioco sarà il tramite materiale per condividere dei valori necessari ad approcciare meglio il campo della vita".

Accanto alle selezioni degli attori italiani, dei magistrati e della Città del Vaticano ci sarà una rappresentativa d'eccezione per quanto riguarda il comitato 'Pisa Grande Cuore', formata da ragazzi delle scuole pisane e da coetanei che hanno affrontato e sconfitto la battaglia contro la malattia. "Proprio la presenza di questi ragazzi - ha commentato Fabrizio Scatena, primario del centro trasfusionale di Cisanello - certifica quanto il nostro settore, grazie anche ai volontari oltre che ai professionisti, si sia evoluto negli ultimi anni. Una progressione positiva ed un miglioramento sia scientifico che organizzativo".

La chiusura della cerimonia di presentazione della manifestazione è stata riservata ad un ragazzo che racchiude sia l'anima adolescelenziale e studentesca, sia l'ambito calcistico: Samuele Birindelli, difensore classe '99 del Pisa Sporting Club 1909. La società nerazzurra si è adoperata fin dalle prime battute organizzative dell'evento affinché lo stadio fosse disponibile, sposando con convinzione l'obiettivo per cui la giornata è stata pensata. "Sono molto felice ed emozionato per essere qui oggi - ha commentato il giovane difensore nerazzurro - perché per noi giovani i temi del dono e della legalità devono essere centrali nel processo di crescita. Ho apprezzato molto le parole del provveditore, perché come lui credo che alla nostra età ci sia un maggior bisogno di avere esempi concreti, toccare con mano e vedere con i nostri occhi le persone che quotidianamente spendono le loro vite in questi ambiti".