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Cronaca Porta a Mare

Bottiglia di vetro lanciata contro il Bar Livorno, il titolare: "Siamo esasperati"

Ancora in azione la stessa persona che aveva danneggiato nei giorni scorsi la vetrina del locale e un'auto in sosta

“Ormai siamo nel mirino di questa persona, che evidentemente ha dei problemi importanti che dovrebbero essere in qualche modo affrontati da chi di competenza. Dopo l’episodio di qualche giorno fa che aveva visto un transessuale scatenare una rissa sulla strada davanti al mio locale e poi danneggiare una delle mie vetrine, l’altra sera la stessa persona è tornata lanciando questa volta una bottiglia all’interno del locale ad altezza uomo che ha colpito, per fortuna di rimbalzo e senza conseguenze una persona dello staff presente all'interno. Siamo davvero esasperati”.
E’ Marco Salvadori, titolare del Bar Livorno a Porta a Mare, a raccontare un nuovo episodio accaduto l’altra sera che ha visto purtroppo protagonista la stessa persona della rissa di pochi giorni fa. “E’ evidente che ci ha preso di mira visto che, logicamente, da tempo non la serviamo più - dice ancora Salvadori - qui non stiamo parlando di discriminazioni di genere o di sesso ma solo di delinquenza pura. Ieri è arrivata sulla porta del locale lanciando una bottiglia di vetro. A quel punto - racconta ancora il titolare del Bar Livorno - è intervenuto un cliente che l’ha immobilizzata attendendo l’arrivo della Polizia chiamata dal nostro personale. Anche se credo sia già stata rilasciata e quindi il problema purtroppo rimane. È necessario che da parte della Prefettura, delle forze dell'ordine e del Comune questa situazione sia seguita con grande attenzione e urgenza. La sicurezza della città di Pisa e dei suoi abitanti non può essere compromessa da questa persona. Abbiamo provveduto ad esporre le nostre denunce alle forze dell’ordine e ci mettiamo a disposizione nel modo in cui lo riterranno opportuno”.

“Non possiamo che esprimere solidarietà al nostro associato, vittima per l’ennesima volta - aggiunge Simone Romoli, responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord - ennesima perché il Bar Livorno, ma in generale il quartiere di Porta a Mare, rimangono aree ad alto rischio se frequentate da elementi di questo genere, specie di notte dopo la chiusura di uffici e negozi. Le attività sono a rischio spaccate per non parlare della mancanza di decoro per la prostituzione diffusa. Il caso specifico poi mette in evidenza come il fermo ed il conseguente rilascio, secondo le leggi e nessuno lo mette in discussione, non elimina il problema. Stiamo parlano di un soggetto evidentemente con problemi che però continua ad essere libero di muoversi. E se la prossima volta alza al tiro? Chiediamo un intervento risolutivo nell’interesse non solo dell’attività commerciale ma di tutto il quartiere. La videosorveglianza da sola, e continueremo a ripeterlo all'infinito, verso questi soggetti non ha alcuna funzione deterrente e chi crede che sia determinante per risolvere i problemi di sicurezza sbaglia di grosso”.

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