Largo Menotti e Largo Martini: avanti con la riqualificazione

Due interventi hanno preso forma in questi giorni nell'ottica della riqualificazione della città.

LARGO CIRO MENOTTI. Al via da oggi i lavori per la nuova illuminazione di Largo Ciro Menotti. Gli uomini e i mezzi di Toscana Energia, l’azienda regionale per la distribuzione di energia elettrica e gas che ha scelto di collaborare alla riqualificazione della piazza realizzando gratuitamente il nuovo impianto, sono al lavoro da stamani: prima l’allestimento del cantiere e da domani l’inizio vero e proprio dell’intervento che si protrarrà fino alla prossima settimana. Dieci giorni di tempo al massimo, quindi, per la realizzazione del nuovo impianto d’illuminazione pubblica sotto le logge di Largo Ciro Menotti interamente composto da luci a led, più ecologiche ed efficienti dal punto di vista dei consumi energetici. Tutte le apparecchiature e i materiali che saranno utilizzati, inoltre, non contengono mercurio ed impiegano materiali durevoli e riciclabili - quali vetro, alluminio e acciaio - che non richiedono interventi di manutenzione ordinaria.
La nuova illuminazione pubblica arriva dopo il rifacimento della pavimentazione, completato all’inizio di agosto grazie al sostegno economico e progettuale di Servairchef, la società che gestisce la storica pasticceria “Salza”. Entro la fine del mese, inoltre, sulla superficie della piazza saranno collocate dieci piante d’arancio ornamentali in vaso.

LARGO ULIANO MARTINI. Il prolungamento della pista ciclabile che corre parallela a via Bixio fin sotto l’edificio della ex stazione di Sant’Antonio, storico capolinea del vecchio trammino. E poi la valorizzazione del tratto di mura medievali accanto all’attuale parcheggio della Cpt mediante la realizzazione, in accordo con la Soprintendenza, di una fascia erbosa fra la pista e il perimetro delle mura. Sono cominciati ieri pomeriggio e si concluderanno all’inizio di novembre i lavori di riqualificazione di Largo Uliano Martini, l’area vicina a Piazza Sant’Antonio conosciuta dai pisani per aver ospitato prima la stazione del vecchio trammino e poi quella degli autobus pubblici. L’intervento prevede anche l’abbattimento di quattro pini, malati e responsabili della distruzione dei marciapiede che saranno immediatamente sostituiti da altrettanti bagolari (una pianta simile al platano ma resistente al cancro colorato), e il rifacimento della pavimentazione del marciapiede frantumata dalle radici dei pini.